Lo strano (e inutile) giallo del reddito dei ministri

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Lo strano (e inutile) giallo del reddito dei ministri

22 Febbraio 2012

Stipendi, case, azioni, auto. Sulle prime pagine di tutti i quotidiani non si fa che parlare di questo: l’operazione trasparenza che ha reso pubblici e consultabili online da 24 ore i guadagni e le disponibilità di ministri e sottosegretari. Ma l’attenzione nei confronti di quanto sia più o meno ricco chi siede al governo ha raggiunto davvero livelli maniacali.

Prima della pubblicazione dei dati sui giornali si leggevano frasi del tipo: “Grande attesa”, “Conto alla rovescia” e “Cosa nasconde il governo Monti?”. Oppure “Redditi online, presto svelati i ministri che hanno fatto i furbi”. Come se dietro quelle cifre si nascondessero le sorti degli italiani, verrebbe da dire.

Ieri poi, è finalmente giunto il D-day: i tanto sospirati numeri sono stati resi noti sul sito del governo mandandolo letteralmente in tilt. Roba da pazzi. E da Repubblica a Libero fino a i giornali di quartiere, si è scatenato un vero e proprio tam tam a chi avrebbe pubblicato prima la lista di possedimenti e di danari del ministro Passera piuttosto che della ministra Cancellieri. Un’attesa e una curiosità che manco i risultati del Superenalotto avrebbero suscitato.

Una volta che i 60milioni di abitanti hanno potuto mettere gli occhi sulle ricchezze della compagine di governo si è rapidamente stilata la chart dei ‘nababbi’ ministeriali e, come da copione, si è scatenato un tourbillon di pettegolezzi su chi di fatto occupa il primo posto in classifica: “Il ‘Paperone’ è una donna, Paola Severino”, “Severino batte Passera 2 a 1”. E ancora: “E’ Paola Severino il ministro più ricco”, “Severino doppia redditi Passera, in 2010 dichiarati 7 mln”. E addirittura: “La Severino guadagna bene ma paga le tasse”. E, nella giornata di ieri, si è addirittura aperto un giallo su chi il reddito ancora stentava a renderlo pubblico: “Redditi dei ministri online, mancano ancora quelli di Monti”, “Leggi i redditi di tutti i ministri. Manca Monti: che cosa nasconde?” e poi, “Redditi, lo strano ritardo di Monti”.

Una roba quasi da giornali di gossip. Un ‘voyeurismo’ che farebbe ridere chiunque all’estero aprisse i giornali del Belpaese. Che poi, perché tutto questo stupore? Si sa che chi occupa le stanze del potere, da che mondo e mondo, ha una condizione economica agiata e ha investito qualche soldo in azioni o sul beneamato mattone. E allora perché gridare allo scandalo se la Severino dichiara di possedere 7 milioni di euro?

Forse perché siamo orfani e proviamo quasi nostalgia dei festini, di Ruby e del bunga bunga dell’epoca Berlusconi e ci portiamo dietro la schizofrenia da ‘occhio sempre pronto a spiare dal buco della serratura’. Solo che adesso, a differenza di allora, avere la foga di spiare conti in banca e sapere quante case ha Passera è decisamente più triste.