Locri, l’assassino della badante ucraina è un rom
21 Settembre 2013
di redazione
Ha confessato l’assassino della badante ucraina a Brancaleone. Gianluca Bevilacqua, ventunenne appartente alla comunità rom di Brancaleone, ormai stanziale, ha ammesso di aver colpito ripetutamente alla testa Tatiana Kuropatyk con un sasso. Il cadavere della donna era stato ritrovato bruciato nelle spiagge della Locride. L’assassino ha confessato di aver cercato l’approccio con la donna in maniera insistente, mentre lei era in spiaggia a prendere il sole. L’avrebbe poi colpita alla testa e trascinata nel canneto per violentarla. L’avrebbe poi colpita un’altra volta, prima di tornare a casa dove avrebbe confessato tutto alla madre. Temendo che qualcuno potesse trovare il corpo sarebbe poi tornato sul luogo del delitto per appiccare il fuoco, ma la pioggia ha spento l’incendio. Già in passato Gianluca era stato segnalato per molestie e comportamenti inopportuni verso le donne, e il fratello è in carcere da anni per aver violentato una donna di cinquant’anni quando lui era ancora minorenne.