Londra, terroristi contro poliziotti. Il soldato Rigby era “padre amorevole”
24 Maggio 2013
di redazione
In un video del Daily Mirror si scopre che i due assassini di Lee Rigby, il soldato decapitato a Woolwich, nei sobborghi di Londra, erano pronti a uccidere anche i poliziotti accorsi sul luogo dell’agguato. Nel video diffuso dal giornale inglese, si vedono Michael Adebowale che cerca di sparare contro gli agenti e Michael Adebolajo che si fa avanti armato di coltello. Poi i due vengono fermati e feriti dalla polizia. Intanto si è scoperto che gli assassini, uno è di origine nigeriana, erano già segnali nelle black list dei servizi inglese, su questo sta indagando l’M15, per scoprire se l’agguato è stato frutto di una coppia di lupi solitari o si tratta invece di una cellula dormiente con collegamenti all’estero. Ieri sono anche stati arrestate altre due persone, under 30, collegate agli assassini. I compagni di scuola e università degli assassini dicono di non aver mai immaginato che potessero fare una cosa del genere ma uno di loro ricorda che Adebowale, il nigeriano, con il passare del tempo era diventato sempre più ossessionato dall’indottrinamento religioso. I giornali hanno anche ricostruito la vita e la personalità della vittima, Lee Rigby, descritto come un padre amorevole, un "fratello più grande" che si era sempre preso cura della sua famiglia, un motivatore che secondo i suoi ufficiali ha persuaso più di un giovane a entrare nell’esercito. Lui nel suo battaglione suonava anche il tamburo durante le cerimonie ufficiali. Rigby, veterano dell’Afghanistan, scampato al periodo più duro della guerra, aveva un figlio piccolo. Intanto Cameron dice che la vicenda è un atto di "Guerra all’islam", un modo di mettere a repentaglio l’integrazione in Gran Bretagna, e che il suo governo non farà passi indietro contro il terrorismo.