Londra torna alle urne e gli inglesi già puntano su Boris Johnson
03 Maggio 2012
Polls open! Oggi gli inglesi tornano a votare per eleggere il sindaco che guiderà Londra nei prossimi quattro anni. E all’alba di questo 3 maggio quello per la poltrona di Mayor of London si preannuncia – nonostante i candidati in lizza siano 7 – come uno scontro a due. Un testa a testa, quello tra il laburista “Reddie” Ken Livingstone (eletto due volte: nel 2000 e nel 2004) e il conservatore Boris Johnson (primo cittadino uscente) senza esclusione di colpi che sta appassionando tanto l’opinione pubblica britannica da far passare in secondo piano il fatto che tutto il Paese va alle urne per eleggere i consigli comunali.
Da quando è stata istituita la figura di sindaco nel 2000 – è stata la prima ed unica a elezione diretta per un sindaco nel Regno Unito – i protagonisti/antagonisti sono sempre stati loro due. Stavolta la partita si gioca tutta intorno a tre temi: la crisi economica che sta schiacciando la City con il 28% dei londinesi vive al di sotto della soglia di povertà e l’alto costo della vita (soprattutto per affitti e trasporti). L’ambiente, considerando che dal 2010 l’Ue ha avviato una procedura di infrazione contro l’Inghilterra per le polveri sottili che intossicano Londra e che fanno 4mila morti l’anno. E la sicurezza visto il proliferare di baby gang e di proteste violente che dalla scorsa estate infuocano la capitale.
Stando agli ultimi sondaggi, Boris Johnson – che punta a doppiare il risultato del 2008 lanciando una visione di Londra come capitale del futuro – è in testa di ben 12 punti su Ken “il rosso”. Le cifre ufficiali del YouGov poll commissionato dal Times danno il candidato Tory in testa con il 46% delle prime preferenze, contro il 34% del laburista Livingstone che forse si è tradito da solo per il suo ‘temperamento’ politico troppo estremo. Questo risultato sottolinea il successo del sindaco uscente Johnson che, in quattro anni, è riuscito a rispettare almeno tre quarti delle sue promesse elettorali e continua a piacere soprattutto nonostante i dissapori con i piani alti del governo – criticando i tagli alla spesa socialeche voluti da Cameron – che sta, tra l’altro, perdendo consensi anche a causa dello scandalo intercettazioni.
I 5,8 milioni di elettori chiamati alle urne dovranno votare per il loro candidato preferito e per una seconda scelta facoltativa. Il nome che avrà ottenuto la maggioranza di primi voti vincerà automaticamente, in caso questo non avvenisse verranno riconta,ti per i primi due candidati, i voti di prima e seconda scelta. I seggi sono aperti, tra 24 ore scopriremo se gli inglesi premieranno il biondo Boris.