L’operazione “Terzo Polo” in Molise sa più di tatticismo che di realtà
14 Luglio 2011
A poche ore dalla scadenza del termine per la presentazione dei candidati alle primarie di coalizione (stasera alle ore 20), sembra che il centrosinistra molisano stia provando a mettere i bastoni tra le ruote al centrodestra, in vista delle regionali di novembre, con un’operazione che coinvolge direttamente il Terzo Polo. Secondo alcune fonti politiche ci sarebbe, infatti, proprio la mano di ex parlamentari di centrosinistra molisani dietro l’ipotesi del Terzo Polo di correre da solo alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Molise. Esponenti politici locali, pronti in passato a entrare nell’Udc di Casini e che ancora oggi dialogano con il partito centrista, punterebbero a indebolire la candidatura alla guida della Regione di Michele Iorio (Pdl) per rafforzare, invece, quella del vincitore delle primarie del centrosinistra.
Intanto, è lo stesso segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, a confermare il dibattito interno al partito sulla possibilità per il Terzo Polo di presentarsi in Molise con un proprio candidato. La questione è stata al centro di una riunione dell’Udc a Roma lo scorso lunedì, a cui ha partecipato anche il coordinatore regionale del Molise – nonché assessore della giunta Iorio – Luigi Velardi. Proprio a Velardi il segretario nazionale Udc, dopo un confronto con Pier Ferdinando Casini, ha affidato il compito preciso di “valutare concretamente la possibilità di costituire alle prossime elezioni regionali un Terzo Polo (Udc-Fli-Api), autonomo rispetto ai due schieramenti di destra e di sinistra”.
Una posizione non facile da gestire per Luigi Velardi, stretto alle corde dalla posizione del partito a livello nazionale e dall’alleanza con il governatore Michele Iorio. Sono le sue parole a spiegare la difficoltà e anche il disagio nel gestire una situazione che diventa ogni giorno più delicata, visti i suoi rapporti con Iorio e l’alleanza di “ferro” tra l’Udc del Molise e il Pdl, sancita anche dalla recente vittoria del centrodestra (unito) alla Provincia di Campobasso. “Da uomo di partito – ha detto Velardi – alla luce della mia antica militanza e della profonda stima che ho nei confronti di Casini e di Cesa, ho il dovere di tenere nella massima considerazione la volontà dei vertici nazionali. Tuttavia, la decisione non spetta solo a me, perché va condivisa con la base del partito, e si tratta di un passaggio che mette in gioco convinzioni profonde e una tradizione nostra di storica alleanza e di omogeneità politica con il Pdl”.
Ma c’è di più: un eventuale cambio di rotta dell’Udc in Molise comporterebbe una situazione di “caos” all’interno di molte amministrazioni locali, nelle quali è tuttora in piedi una forte alleanza con il Popolo della Libertà. Velardi spiega infatti di non poter “dimenticare che siamo organicamente inseriti con oltre quaranta nostri rappresentanti nelle amministrazioni locali, giacché l’Udc, nel Terzo Polo, è l’unico partito ad essere organicamente strutturato e ad avere una propria storia politica regionale”.
Velardi ha deciso di convocare l’assemblea regionale del partito nei prossimi giorni, ma già molti iscritti si dichiarano pronti a lasciare l’Udc pur di evitare di “tradire” politicamente il governatore uscente Michele Iorio. Stessa presa di posizione potrebbe riguardare anche Velardi. A dire il vero, l’operazione “Terzo Polo” in Molise sembra già fallita in partenza: la coordinatrice locale di Alleanza per l’Italia, Erminia Gatti, ha infatti deciso di appoggiare ufficialmente uno dei candidati di centrosinistra alle primarie di coalizione. Ma sia Casini e Cesa che Rutelli (leader di Api) sembrano non essersene accorti.