L’Oro di Scampia, tra Fiorello e Saviano sfida all’ecumenismo
08 Febbraio 2014
di Ronin
A breve vedremo sul piccolo schermo "L’Oro di Scampia" con Giuseppe Fiorello, il Fiorellino della fiction italiana, che andrà in onda su Rai Uno. La storia racconta di una coppia di sportivi, personaggi ispirati a Gianni e Pino Maddaloni, che nel 2000 partiti da Scampia vinsero l’oro nel Judo alle Olimpiadi di Sydney. Ora che Beppe Fiorello si sia ritagliato un ruolo piuttosto ecumenico nella fiction italica ("Pensando a l’Oro di Scampia mi è venuto in mente l’invito di Papa Francesco ad andare nelle periferie"), ci chiediamo se Roberto Saviano si riferisse a lui nel momento in cui ha scritto che la fiction italiana è buonista e piena di "acritiche agiografie di santi e padri della patria". Perché se fosse così davvero farebbe sorridere. Se c’è uno scrittore nella letteratura italiana contemporanea è universalistico ed ecumenico, capace di torcere le fonti storiche a fini narrativi sacrificando la comprensione materiale dei processi economici e sociali, è proprio l’autore di Gomorra…