L’Ue contro l’oscurantismo di Teheran dei programmi tv e radio
22 Marzo 2010
di redazione
I ministri degli Esteri dell’Unione europea sono decisi a mettere fine all’oscuramento dei programmi radiotelevisivi stranieri trasmessi in Iran. La richiesta è stata inviata al capo della diplomazia dell’Unione europea Catherine Ashton, dal ministro francese Bernard Kouchner, da quello britannico David Miliband e dal tedesco Guido Westerwelle.
"L’Ue è decisa a seguire tale questione e ad agire per mettere fine a una situazione inaccettabile". Lo si legge nelle conclusioni del Consiglio Affari esteri approvato dai capi delle diplomazie dei Ventisette. "L’Unione Europea – si legge nel documento – esprime grave preoccupazione per le misure prese dalle autorità iraniane per impedire ai suoi cittadini di comunicare liberamente e ricevere informazioni attraverso tv, trasmissioni radio satellitari e internet".
Secondo quanto scritto dai tre diplomatici, la censura dei canali stranieri da parte dell’Iran sarebbe culminata lo scorso 11 febbraio in occasione dell’anniversario della Rivoluzione Islamica, giorno in cui circa ”70 canali radio-televisivi stranieri”, trasmessi via satellite dalla società europea Eutelsat, sono stati bloccati.
Da Bruxelles, i ministri hanno precisato che l’oscurantismo dei canali di comunicazione operato dal regime di Teheran, riguardante in particolar modo i programmi satellitari per l’estero della Bbc e della Deutsche Welle, è in netto contrasto con gli impegni presi dalla Repubblica islamica dell’Iran nel quadro dell’Unione internazionale delle comunicazioni.