L’Ue vara il piano d’urto e le Borse volano

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L’Ue vara il piano d’urto e le Borse volano

10 Maggio 2010

Dopo una settimana di pesanti perdite le Borse europee volano. I mercati brindano infatti al piano di salvataggio  da 750 miliardi di euro messo a punto dai ministrio finanziari dell’Ue proprio per blindare la zona euro dagli attacchi speculativi ed evitare il rischio default per altri paesi. 

Piazza Affari si è mostrata frizzante fin dall’apertura e sale di oltre il 7%. In avvio ben 16 titoli dell’indice Ftse non riuscivano a fare prezzo per eccesso di scostamento. A beneficiare soprattutto il settore bancario, più penalizzato nelle sedute della scorsa settimana dalle vendite. Unicredit e Intesa salgono di oltre il 15 e oltre il 14%, rialzi a due cifre anche per Mediobanca e Popolare di Milano.

Lisbona guadagna oltre l’8%, seguita da Bruxelles con oltre il 7,5. Oltre il 7 anche Parigi, seguita da Amsterdam (5%) e Francoforte e Londra oltre il 4. Atene è balzata di oltre 7 punti percentuali in apertura. Dopo un tour de force di dieci ore di negoziati, i ministri finanziari della Ue riuniti a Bruxelles hanno varato un maxi-piano fino a 750 miliardi, con la partecipazione dell’Fmi, per blindare la zona euro dagli attacchi della speculazione ed evitare il rischio default di altri Paesi dopo quello corso con la Grecia.

Milano rimbalza di quasi il 9% con l’indice generale e del 9,6 con quello delle blue chips, trascinato dall’impennata delle banche.  Intesa ha preso la testa e sale di oltre il 19%, seguita da Unicredit con il 18,7 e Mediobanca con il 15. Anche le altre piazze europee mantengono i forti rialzi di inizio seduta. L’indice Eurostoxx 50 (composto dalle maggiori blue chip del Vecchio continente) sale di oltre l’8%.

Forse più ancora che dalle decisioni dell’Ecofin il maxi-rimbalzo è provocato dall’annuncio che anche le banche centrali intervengono per sostenere la stabilità finanziaria. La Banca centrale europea, subito dopo la fine della riunione dei 27 a Bruxelles da Francoforte ha annunciato "misure eccezionali" sul mercato dei titoli di Stato e su quello dei cambi. L’intento, è scritto in un comunicato, è "di mettere fine alle disfunzioni" che sono state riscontrate dopo l’esplosione della crisi greca.

Altra misura è stata concertata con la Fed, e le banche centrali di Canada, Inghilterra, Svizzera alle quali si è poi aggiunta quella giapponese. In sostanza i banchieri centrali hanno riattivato il meccanismo di scambio delle divise (swap) per facilitare l’approviggionamento in dollari delle banche della zona euro. Misure necessarie, secondo la Bce, per fare fronte "alle gravi tensioni osservate sui mercati finanziari". Buona la reazione dell’Euro che torna ad 1,30 nel cambio con il dollaro dopo che nei giorni scorsi era sceso sotto quota 1,26. "Il fondo rafforzerà e proteggerà l’euro, ma i problemi vanno affrontati alla radice" rafforzando la disciplina di bilancio" commenta il cancelliere tedesco Angela Merkel. La prima Borsa a chiudere, dopo gli interventi di Ue, Fmi e banche centrali è stata quella di Tokyo: l’indice Nikkei chiude a +1,30% dopo due sessioni in calo.

"Il primo segnale che arriva dalle Borse è più che positivo a dimostrazione che dietro la moneta unica c’è anche una politica dell’Unione". Così Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea commenta così l’accordo raggiunto questa notte sul piano di salvataggio dell’euro a Bruxelles. "In Europa dunque -continua a margine della presentazione di Rete imprese Italia- non c’è solo una moneta unica ma ora anche una politica unica. Il segnale più importante lo abbiamo dato. Ora occorre lavorare perchè si risolvano i problemi del debito in molti paesi e perchè questo è il nostro impegno".

"Occorre ancora molta, moltissima cautela. Tuttavia la buona partenza delle Borse fa pensare ad una positiva accoglienza dei mercati rispetto al piano europeo elaborato nel weekend": lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. "Per una volta, va salutata un’azione tempestiva ed efficace dell’Europa, alla quale ha contribuito in prima linea la leadership italiana. Il Governo Berlusconi ha lavorato per convincere i partner europei, e le iniziative comuni assunte sono anche un successo del nostro Esecutivo. Questo prestigio italiano è un patrimonio per tutto il Paese. Ora – conclude – c’è da augurarsi che l’opposizione, anziché dedicarsi a scenari inesistenti (governi di salute pubblica, ecc.) voglia contribuire all’approvazione del decreto".