Lula e Rousseff nei guai, Brasile sconvolto da ‘tangentopoli’

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Lula e Rousseff nei guai, Brasile sconvolto da ‘tangentopoli’

15 Marzo 2016

Quello che sta accadendo in Brasile dimostra ancora una volta che bisogna solo aspettare per vedere quali sono gli effetti della sinistra al potere, nel caso di Lula e Dilma Rousseff non certo quelli che ci avevano raccontato.

 

Mentre il Paese sembra economicamente allo sbando, il governo di Dilma Rousseff è piombato nello scandalo Petrobas, il caso "Lava Jato", con una serie di accuse di corruzione che se pure ancora tutte da provare hanno toccato il vertice del Partito dei Lavoratori, Lula e Rousseff compresi. Lula in particolare è già stato accusato di riciclaggio.

 

Così i due beniamini della sinistra internazionalista che fanno? Lula entrerà nel governo Rousseff come ministro per i rapporti del parlamento, una mossa, dicono alcuni analisti, utile a dargli l’immunità e quindi a sottrarlo ad eventuali richieste di arresto. La nomina, secondo quanto riportato dalla stampa brasiliana, dovrebbe arrivare oggi.

 

Alla base della presunta ‘tangentopoli’ brasiliana, le accuse di un senatore ‘pentito’, che adesso accusa Lula e Rousseff di aver ostacolato le indagini e di aver tentato di corromperlo. Lula, il presidente che impartiva lezioni sui diritti umani all’Italia, l’uomo che veniva considerato come un politico davvero nuovo nella storia del Brasile, espressione di una forza politica che si liberava di oligarchie e gruppi egemonici per dare il potere al popolo, deve difendersi da una tempesta di accuse.

 

I risultati delle "rivoluzioni socialiste" hanno sempre bisogno di tempo per essere apprezzati pienamente. Tanto che dopo i nuovi "leaks" e le accuse che coinvolgono anche il ministro dell’educazione, un consigliere della Rousseff ha commentato "Speravamo di cambiare gli umori popolari con la nomina di Lula, ma questo è un altro grave colpo".