Yevgeny Prigozhin non rivela dove si trova ma nel suo ultimo audio messaggio sostiene che Wagner ha marciato su Mosca per “esprimere una protesta”. “Non volevamo rovesciare il governo del Paese”. La telenovela wagnerita continua, dopo aver lasciato sbigottito il mondo intero (non i servizi americani che, secondo il NYT, sapevano).
Ci si chiede se Prigozhin sia già in Bielorussia e se il Paese dell’Europa Orientale è destinato a diventare il suo ‘granducato’. Certo non sarà una prigione, se questa era la punizione. Riparare in Bielorussia, inoltre, gli darebbe l’occasione di continuare a ‘esternalizzare’ guerre in altri Paesi, come ha fatto Wagner in Africa.
Non sembra invece, almeno per il momento, che da Minsk i Wagner rimasti a disposizione dello chef di Putin siano sufficienti per lanciare una nuova offensiva contro l’Ucraina. Come pure ancora non si capisce se Prigozhin abbia sconfitto politicamente Putin oppure se lui e il capo del regime russo non si siano capiti sul senso della ‘protesta’…