Lupi: “Il Paese ha bisogno di un governo che possa governare”
15 Novembre 2010
Valori, famiglia, futuro, rispetto. Sono stati questi i fili conduttori del discorso che il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, ha tenuto nei giorni scorsi a Pescara. L’incontro, organizzato dall’associazione “Dire Pescara”, presieduta da Guerino Testa, presidente della Provincia di Pescara e dal consigliere regionale, Federica Chiavaroli, ha rappresentato un momento di riflessione e di confronto, fortemente voluto dai dirigenti politici locali, che sentono il bisogno fare chiarezza con i propri elettori e di fare fronte comune davanti alle tensioni e alle minacce di crisi che nelle ultime settimane stanno caratterizzando il clima politico.
Ad ascoltare Maurizio Lupi, infatti, erano presenti tutti i massimi esponenti non solo politici, ma anche del mondo associativo ed imprenditoriale abruzzese a cominciare dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, dal vicecoordinatore del Pdl in Abruzzo, Fabrizio di Stefano, e ancora il capogruppo del Pdl al Comune di Pescara, Lorenzo Sospiri; gli assessori regionali Alfredo Castiglione, Romana Petri e Paolo Gatti; il presidente della camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci, il presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero.
Il vicepresidente della Camera ha fatto il punto sulla situazione politica, interpretando la perplessità di molti davanti allo strappo provocato da Gianfranco Fini, contro il quale ha puntato il dito, definendo “irresponsabile” l’atteggiamento assunto. Una dura presa di posizione contro chi, per Lupi, è responsabile della crisi politica che sta vivendo e paralizzando il Paese.
Per Lupi, infatti, in questo modo si è tradita la fiducia di tutti quegli elettori che hanno confermato una fiducia amplissima all’attuale governo, motivando la scelta di Fini come dettata solo dal desiderio di anteporre il proprio progetto politico alla politica che invece ha il compito di mettersi al servizio della collettività e di preseguire il bene comune.
Di qui il forte richiamo di Lupi ai valori, di cui più che mai in questo momento, “bisogna essere testimoni”, e la richiesta di una precisa scelta di campo: “Non bisogna cadere nell’errore di tornare alle vecchie logiche della politica autoreferenziale – ha affermato Lupi -. Tanto più che il problema del mondo moderno è che si è persa la capacità di giudizio”.
Il vicepresidente della camera ha quindi posto l’accento sulla sfida educativa che attende il nostro Paese. Una sfida che vede uniti governanti e cittadini, nel condividere la stessa necessità di rilancio, di sviluppo, di progresso, che per essere duraturo, deve ripartire dal basso. Lupi ha espresso la convinzione, infatti, che ci siano punti di forza nel popolo, nei giovani, nelle famiglie, che non devono perdere il proprio ruolo di punti di riferimento, di presidi della società.
Anche sullo scenario politico, Lupi è stato chiaro. Esclusa l’ipotesi del governo tecnico, il presidente della Camera ha espresso l’augurio che si possa giungere quanto meno all’approvazione della manovra di stabilità alla quale sta lavorando il Senato. “Il Paese – sono le parole di Lupi -, ha bisogno di un governo che possa governare e siamo pronti ad accogliere eventuali proposte, purché vangano fatte con chiarezza. Ma il comportamento dei finiani sembra andare in altra direzione, una direzione che non ha nulla a che fare con il valore della politica al servizio del cittadino e con il bene comune”.