Lupi, Ncd punto di riferimento di una grande alleanza del centrodestra
22 Gennaio 2014
di redazione
"Faremo una grande alleanza e puntiamo a diventare punto di riferimento e guida di questo centrodestra", a dirlo è il ministro Maurizio Lupi. "Ci siamo divisi da Berlusconi per precise ragioni politiche e non personali. Non siamo subalterni a nessuno", prosegue Lupi intervistato dal Corriere della Sera. Per Lupi, occorre stare in una sola coalizione per vincere, ma Ncd non ha apprezzato il tentativo forzista, "per altro non riuscito", di "usare la legge elettorale per cercare di eliminare la nostra proposta politica". "Mi riferisco innanzi tutto al tentativo di usare il modello ‘spagnolo’ per costruire un bipartitismo e non un bipolarismo", aggiunge Lupi.
"Noi non ci consideriamo un piccolo partito, non abbiamo paura degli sbarramenti e i sondaggi dimostrano che non lo siamo: oggi veniamo accreditati oltre il 6,5 per cento e alle Europee il nostro obiettivo è di arrivare al 10". Per Lupi è "incomprensibile" il fatto che Fi non voglia coinvolgere in alleanze altre forza politiche come la Lega o Fratelli d’Italia.
E sui rapporti con Forza Italia: "Mai avuto problemi di pacificazione con gli amici con cui abbiamo lavorato per 20 anni. Noi abbiamo fatto una scelta politica molto chiara, di grande assunzione di responsabilità e di grande rischio personale. Sono contento che, a soli tre mesi di distanza, la divisione abbia convinto Berlusconi a tornare sui propri passi. Ci davano dei traditori e dicevano che facevamo il governo con i ‘carnefici’. Lui è addirittura andato in casa del ‘carnefice’ perchè ha riconosciuto la ragione della scelta del Nuovo centrodestra: l’interesse delle istituzioni e dell’Italia viene prima di tutto".