L’uso di droga aumenta. Per Ferrero è tutta colpa del centrodestra

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L’uso di droga aumenta. Per Ferrero è tutta colpa del centrodestra

03 Dicembre 2007

L’uso di droghe cresce a dismisura e nel 2010 aumenterà del 30%. La ricetta del ministro Ferrero? Cambiare la Fini-Giovanardi.

Il futuro del
mercato italiano della droga? Un grande “supermarket”, dove ognuno
potrà scegliere la sostanza con cui sballarsi, pescando in un
repertorio sempre più vasto.

È il quadro dipinto da Prevolab, l’osservatorio nato da un
accordo di programma fra la presidenza del Consiglio dei ministri e la
Regione Lombardia per tenere sotto controllo l’evoluzione dei fenomeni
d’abuso.

«Per evitare che si verifichino quegli aumenti – ha detto il
ministro Ferrero a margine di un convegno – occorrono politiche efficaci
di prevenzione e di riabilitazione, ma soprattutto di
prevenzione, su un complesso di sostanze, alcol compreso. È poi
necessario modificare l’attuale normativa sulle dipendenze, la
Fini-Giovanardi».

Dagli inalanti come il popper, il cui
consumo è dato in crescita, alle classiche eroina e cocaina in
versione “pret a porter”: sempre più maneggevoli e convenienti,
tagliate in microdosi e ideali per un consumo occasionale.

Le previsioni per il 2010,
presentate oggi a Milano, disegnano un «futuro peggiore del presente,
in cui sempre più persone compiranno normali azioni in stato di
alterazione mentale, mentre le organizzazioni connesse al mercato
della droga avranno una sempre maggior incidenza sulla società
civile», spiega Riccardo Gatti, responsabile del laboratorio
previsionale e direttore del Dipartimento dipendenze patologiche
dell’Asl Città di Milano.

Persino la figura dello
spacciatore si sta reinventando. Non più diretto esponente di
organizzazioni criminali, ma sempre più inserito nei diversi contesti
sociali. Potrebbe essere il collega d’ufficio in giacca e cravatta, o
l’insospettabile vicino di casa. E la vendita sarà sempre più a “cielo aperto”.

«I mercati tendono a confluire – avverte Gatti –
seguendo la tendenza dei consumatori moderni, sempre più dediti al
policonsumo».

 Secondo le stime di Prevolab, non sarà solo
il consumo di cocaina ed eroina a crescere. Anche il mercato dei cannabinoidi, ritenuto
sostanzialmente stabile, potrà trovare nuove vie di espansione
ritagliandosi ulteriori margini di crescita.

Nel 2010, prevedono i
ricercatori dell’osservatorio, è possibile supporre un incremento del
mercato tra il 20% e il 30%, rispetto al 2007.

La fascia di
popolazione coinvolta nell’uso di cannabis potrebbe passare da 3,5 mln
a 4,5 mln di persone. Il mercato offrirà una sostanza “potenziata”,
con un principio attivo sempre più alto (la concentrazione è fra il
18% e il 24%)