M5S, Restitution Day da 1,5 milioni. E’ l’epica dello scontrino
04 Luglio 2013
di redazione
Più di un 1 milione e mezzo di euro. Alla fine i grillini hanno mantenuto la promessa di restituire la diaria. Tra mille dubbi e maldipancia, e qualche transfuga insoddisfatto, è andato in scena il Restitution Day, il giorno in cui il movimento restituì i soldi non utilizzati allo Stato. I parlamentari di M5S lasciano Montecitorio gridando "l’onestà andrà di moda" e da oggi rivendicheranno ad ogni occasione la storica scelta: hanno subito esposto uno striscione con su scritto 1,5 milioni di euro ridati allo Stato.
La cifra comprende le eccedenze non spese della diaria tra marzo e maggio e la metà dell’indennità di parlamentare. "Siamo la prova che le idee non hanno un prezzo e la politica si può fare senza i soldi", commenta soddisfatto il capogruppo Nuti, "E’ un gesto per dare l’esempio anche agli altri gruppi, che dimostra come si possa fare politica con uno stipendio limitato e ricevendo rimborsi solo per quello che si spende". E Morra si chiede, "Siamo nati per moralizzare la politica. Perché gli altri non ci copiano?".
I soldi andranno in un fondo per l’ammortamento del debito pubblico. "Il M5S restituisce 1.569.951,48 di euro. I partiti a fine luglio prenderanno un’altra rata dei rimborsi di 90 milioni", scrive Grillo sul suo blog, aggiungendo che se le altre forze politiche facessero la stessa cosa il risparmio annuale sarebbe di 40 milioni di euro. Grillo si dimentica della proposta di legge che vuole rifondare il finanziamento ai partiti. M5S ha comuqnue mantenuto la parola e forse riusciremo ad andare oltre l’epica dello scontrino.