Ma che razza di opposizione è quella di Veltroni e compagni?

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Ma che razza di opposizione è quella di Veltroni e compagni?

06 Agosto 2008

Ma che opposizione è questa? Neanche nelle comiche più deliranti si potrebbe arrivare a tanto! L’opposizione nasce per idee diverse da quelle della maggioranza. Idee diverse non significa che se uno dice mela, l’altro deve dire per forza pera. Idee diverse significa progettare un Paese diverso da quello che viene proposto dall’altra parte, dimostrando nel concreto fattibilità e razionalità del proprio disegno, con misure e provvedimenti, che possono essere convergenti o divergenti rispetto a   quelle degli altri. Ma in Italia non è così. L’opposizione è dura, pura, cieca e quindi confusa. Vediamo  qualche fatto di questi tempi.

Alitalia : il Governo sostiene di vedere di buon grado un gruppo di aziende italiane a rilevare la Compagnia di bandiera, magari con accordi fatti anche con  società aeree di altri Paesi. L’opposizione dice: voi avete fatto fallire la possibile acquisizione di Alitalia da parte di Air France. Il 2 aprile scorso (governo Prodi) i giornali uscirono con la notizia che Spinetta, capo di Air France, aveva valutato inaccettabile la controproposta di ben otto sigle sindacali del settore, al progetto presentato da Air France -KLM; si era alzato e se ne era andato. Il suo Consiglio di Amministrazione, qualche giorno dopo, si era dichiarato totalmente d’accordo con lui. Il 21 aprile, dopo qualche probabile pressione italiana, Air France confermò il proprio disinteresse per Alitalia, anche per il “ mutato quadro macro economico”, riferendosi all’inizio della tempesta petrolifera. Questa è la cronaca dei fatti avvenuti con Prodi, Padoa Schioppa e Bersani a governare. E ora l’opposizione urla “colpa di Berlusconi” il fallimento dell’accordo con Air France!  L’intelligenza di questa accusa è tutta da capire. Soprattutto devono essere spiegate le attuali bugie anche su un argomento noto e le fantasticherie, con cui si pretende di diventare maggioranza.

I soldati per le strade. Il ministero degli Interni chiede aiuto al Ministero della Difesa, per una presenza più significativa dei militari, polizia, carabinieri e soldati , in aree da difendere per la sicurezza della gente, contro pericoli di delinquenza diffusa e per obblighi di vigilanza in punti nevralgici della vita del Paese. Si può discutere come e con quale progetto far fronte a questo bisogno. No, l’opposizione dice che  i militari non c’entrano nulla con questa esigenza; che la decisione è tutto fumo (?) ;e che bisognava solo dare più soldi alla polizia. Due domande: quali soldi, di chi? e di fronte ad una necessità, i militari, che pur sempre costano (o no?) devono continuare a fare solo esercitazioni su come difendere il suolo patrio; o a compiere missioni all’estero, per fare lavori analoghi a quelli che oggi sono necessari in Italia; o dobbiamo decidere di fare  la guerra da qualche parte? C’ è chi vede all’interno dell’opposizione in questa scelta dei soldati per le strade, in pattuglia con le altre forze dell’ordine, un seme di fascismo! Ancora una volta : evviva l’intelligenza!

Il progetto economico. Non va bene naturalmente agli occhi di questa opposizione; non si proteggono i poveri, i bisognosi e le famiglie. Ma che vuol dire? Con quale progetto politico, con quale disegno, con quali soldi? Magari ci fosse una idea, anche primitiva, ci sarebbe sicuramente chi è pronto a discuterne: ma di fronte a vecchia demagogia, priva di senso e di ogni pur minima ragione, nasce ormai l’insofferenza  e si rafforza l’esercito di quelli che vogliono andare avanti da soli, con lo spirito di questo Governo, anche in una situazione economica mondiale di grande incertezza e crisi, che richiederebbe un impegno politico intelligente di tutti, maggioranza e opposizione.

La lista di questo modo di fare opposizione sarebbe lunga e rischierebbe di diventare impietosa.  Ma bisogna dire che qualcosa di già visto e vissuto, malgrado tutto, questa opposizione lo ricorda, pur apparentemente negandolo. L’opposizione fine a se stessa del PCI e dei suoi collaterali, dal dopoguerra agli anni 90, con ampie zone di poteri locali, nelle istituzioni e nell’economia. La scuola dei militanti comunisti delle Frattocchie, che sembra vivere ancora. Il rapporto egemone sui catto-comunisti. Il sindacato come “cinghia di trasmissione”. E così via. Gran parte dei “compagni” sono gli stessi, pur avendo rinnegato in concreto  la sostanza delle loro origini. I nuovi vengono triturati dalla macchina del passato. I comunisti non rinneganti, più diretti e forse simpatici, sono fuori dal Parlamento, ma anche ormai dalla storia.

Con questa opposizione, Berlusconi e i suoi cari e i suoi posteri, potranno vivere per decenni e dovranno fare tutto da soli, a meno che un po’ di discernimento torni qua e là , tra l’opposizione.

A un russo fu chiesto, dopo la caduta del muro di Berlino, quando il suo Paese avrebbe avuto una democrazia completa. Rispose: “ quando non ci sarà più un ex- comunista al Governo di questo Paese”. Speriamo di non dover ripetere la stessa cosa in Italia , in relazione al Governo dell’opposizione.