Ma Palmira non l’avevamo riconquistata?

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Ma Palmira non l’avevamo riconquistata?

10 Dicembre 2016

Ci eravamo lasciati con i concerti trionfanti dopo la riconquista (russo-siriana) di Palmira, strappata dalle mani dell’ISIS in Siria. Nel frattempo, è partita una propaganda ben orchestrata sulla prossima fine dello Stato islamico tra Siria e Iraq, ISIS sotto pressione, certo, che perde pezzi del suo territorio, ma che per adesso è ancora lì. Anzi. Adesso riconquista anche una parte di Palmira.

Combattenti dello Stato islamico sono nuovamente entrati nell’antica città siriana, per la prima volta da quando ne furono cacciati in marzo. L’avanzata dello Stato islamico arriva dopo che gli uomini del califfato hanno lanciato un’offensiva militare contro le forze militari del governo siriano.

Lo Stato islamico “è entrato oggi a PALMIRA e ora ne occupa la parte nord ovest”, ha detto Rami Abdel Rahman dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, aggiungendo che “vi sono combattimenti con l’esercito nel centro della città”. Anche il gruppo di attivisti del Collettivo di Co-ordinamento di PALMIRA, riferisce la Bbc, conferma il ritorno di ISIS in città del centro della Siria.

Secondo il Collettivo, l’ISIS ha preso il controllo del deposito militare e degli strategici distretti nord e ovest, dopo aver conquistato negli ultimi tre giorni postazioni governative, pozzi petroliferi e alture che circondano Palmira. Durante l’occupazione islamista, nella città con i suoi tesori d’arte millenari c’erano stati monumenti del sito archeologico distrutti.

L’ex responsabile del sito, l’82enne Khaled Asaad, era stato decapitato. Da un punto di vista strategico-militare, va detto che la parziale ripresa di Palmira avviene mentre le forze siriane appoggiate dai russi si sono concentrate nella battaglia di Aleppo.