Ma quell’autostrada s’ha da fare oppure no?
15 Maggio 2015
di Ronin
Perché il Governo ha cambiato strategia sulla Valdastico Nord e perché il ministro Delrio non lo dice con chiarezza? Diciamo prima di tutto che il prolungamento della Valdastico è un’opera strategica per collegare Veneto e parte dell’Emilia alla Mitteleuropa, collegando meglio quel milione e passa di imprese che esportano nel cuore della Ue.
E’ un progetto sostenuto con un corposo bond da 600 mln di euro, tutti sul mercato, che non grava sulle tasche di enti locali e contribuenti. Il fatto che il concessionario inizierà la riscossione dei pedaggi solo al completamento dell’opera avrebbe dovuto accelerare i lavori e invece sono trascorsi cinque anni dal lancio del progetto e ora lo Stato rischia di pagare lauti indennizzi. Di mezzo c’è la strenua opposizione del Trentino Alto Adige e un pronunciamento favorevole alle autonomine della Corte costituzionale.
Sulla vicenda il ministro Delrio chiede altro tempo per convincere il Trentino ma il tempo stringe e il Governo non si dovrebbe coprire dietro una foglia di fico ma dire la verità. C’è un preciso interesse economico dietro l’opposizione delle amministrazione trentine: la Valdastico Nord è concorrente dell’Autostrada del Brennero e tra i soci di quest’ultima figurano proprio Regione Autonoma Trentino Alto Adige, le province di Trento e Bolzano, i rispettivi Comuni e Camere di commercio, la Cassa del Trentino…
Completando il tratto nord della Valdastico, il traffico sull’Autostrada del Brennero diminuirebbe (d’altra parte sono frequenti i rallentamenti e la presenza massiccia di veicoli pesanti), ma soprattutto si ridurrebbero utili e dividendi per i soci di Autobrennero. Difendere un interesse economico particolare non è illegittimo ma viene da chiedersi se tutto questo può accadere al prezzo di subordinare l’interesse nazionale e comunitario.
Ma perché il Governo non prende posizione contro l’atteggiamento inopportuno del Trentino? Forse perché parliamo di una delle regioni granaio del Centrosinistra? E i cittadini di Trento la vogliono o no la Valdastico Nord? Cosa ne pensano imprenditori, albergatori, commercianti, ristoratori, piccoli artigiani? “Di questo aspetto della questione non si parla mai,” dice all’Occidentale l’onorevole Andrea Causin (AP), che insieme ai colleghi Bianchi, Garofalo e Piso ha presentato una interrogazione al ministro Delrio sulla vicenda. “I cittadini di Trento sarebbero felicissimi di avere quel tratto autostradale. Il tempo di percorrenza con l’aeroporto di Venezia – l’hub del Nord Est – da due ore e quaranta si ridurrebbe a un’ora e mezzo”.
E allora? Dov’è finito il passo lesto del Governo sulle opere infrastrutturali per il rilancio della nostra economia? Il presidente del consiglio andrà a spiegare ai veneti i motivi per cui l’opera non è stata ancora realizzata? Le amministrazioni del Trentino hanno forse un rango superiore a quelle di altre regioni? La verità è che per ritrovare slancio e velocità sarebbe stato sufficiente proseguire sulla strada già tracciata in passato da Villa Patrizi. Una procedura capace di superare dinieghi e rallentamenti e di portare a casa un altro risultato.