Ma se il reato è Ruby, ai pm cosa importa delle altre ospiti di Arcore?

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Ma se il reato è Ruby, ai pm cosa importa delle altre ospiti di Arcore?

24 Febbraio 2011

 

Meno male che Spinelli c’è!, sospirano con sollievo dalle parti della Procura di Milano. Dove Spinelli sta per Spinelli Giuseppe, collaboratore del Cav. simpaticamente ribattezzato "il cassiere" dai narratori del Ruby-gate. E il motivo di tanta gratitudine nei confronti del ragioniere di Milano Due, stando all’esegesi del Boccassini-pensiero fornito quest’oggi dal Corriere della Sera, starebbe nella concretezza dei regali elargiti alle ospiti delle cene di Arcore, da contrapporre all’evanescenza e contraddittorietà delle testimonianze della giovane marocchina. Anche se, come vedremo, che c’azzeccano le altre ospiti con Ruby e l’accusa di prostituzione minorile non è dato saperlo.

I pm devono essersi resi conto che legare le sorti dell’accusa contro il premier alle chiacchiere in libertà di Ruby Rubacuori, nonostante gli sforzi del Commissario D’Avanzoni di farle passare per oro colato, sarebbe una scelta suicida. Troppo pochi i riscontri, troppe le smentite ed esageratamente troppe le incongruenze. Non solo: paradossalmente, l’unico punto sul quale Karima non si contraddice è quando assicura di non aver mai e poi mai avuto rapporti intimi con Berlusconi. Circostanza che già basterebbe a decapitare quella "evidenza della prova" in nome della quale il Cav. è stato spedito a giudizio immediato.

L’unica via di fuga dal pericolo di un clamoroso boomerang, per i pm, risiede dunque nel tentativo di puntellare con qualche elemento concreto gli inservibili verbali di Ruby. Ma anche questa volta i conti non tornano e la pistola fumante sembra destinata a fare cilecca.

Scrive infatti il Corriere della Sera: "Poco alla volta le indicazioni della marocchina (…) stanno trovando, in mezzo a non poche smentite, una qualche indiretta conferma anche quando in partenza non sono proprio oro zecchino. Così, ad esempio, in uno dei suoi confusi verbali estivi, Ruby aveva attribuito al premier la ‘promessa di una Audi R8 in regalo che aveva già acquistato per me e mi fece vedere nella terza serata’ ad Arcore. Adesso – annota il Corriere -, dalle verifiche degli inquirenti che dalle intercettazioni già avevano afferrato l’esistenza di qualche auto regalata a ragazze già retribuite con contanti e gioielli e affitti di appartamenti, emerge una prassi ricorrente". E giù l’elenco delle vetture che il premier avrebbe regalato ad alcune delle sue ospiti.

Due Mini One, altre quattro Mini, cinque Mercedes Smart Fortwo, una cabriolet Volkswagen New Beetle, una Land Rover, una Honda Jazz, un’altra Mini e un’altra ancora. L’Audi R8? Non ce n’è traccia. Qualcuna di queste autovetture è finita nella disponibilità di Ruby? Non risulta. E anche se saltasse fuori, ma non fosse dimostrato che il regalo sia legato a prestazioni sessuali che tutti i protagonisti di questa vicenda negano con forza e senza contraddizioni, quale sarebbe la prova di reato?

Insomma, c’è davvero qualcosa che non quadra. Se l’accusa che la Procura muove a Silvio Berlusconi è di prostituzione minorile, perché riguarda solo ed esclusivamente l’allora minorenne Karima El Mahorug, e se è pacifico che per il resto, penalmente parlando, il Cav. a casa sua fa quel che gli pare come chiunque altro, che c’azzeccano con Ruby le auto eventualmente donate dal premier ad ospiti maggiorenni e vaccinate?