Macron a pezzi: nuove dimissioni tra i ministri MoDem
21 Giugno 2017
di Redazione
Nelle elezioni legislative di domenica lo tsunami La Republique en Marche (Lrem), il partito di Macron, non c’è stato, ma la maggioranza assoluta sì. E’ così che Macron protrebbe far a meno dei MoDem, ma la tegola è comunque caduta sull’esecutivo. E in maniera brutale.
Il fronte dei ministri del MoDem si sta sgretolando: il partito centrista è oggetto di un’inchiesta preliminare sulle condizioni di impiego di alcuni assistenti al Parlamento europeo. Ieri, la ministra della Difesa, Sylvie Goulard, ha annunciato a sorpresa di non voler essere riconfermata nell’ambito dell’imminente rimpasto di governo post-elezioni. E Macron ha già accettato le sue dimissioni. La Goulard ha lasciato, peraltro, un esecutivo presieduto da Edouard Philippe (anche lui dimissionario, dopo le elezioni, ma già confermato da Macron per un nuovo governo).
Ma nel giro di poche ore le defezioni sono diventate tre. Tre i ministri, infatti, esponenti di MoDem tavolti dallo scandalo sui fondi dell’Europarlamento usati per pagare assistenti in Francia, e non a Bruxelles. E un quarto addio, quello di Richard Ferrand, fedelissimo di Macron sotto indagine per nepotismo e presunte irregolarità in alcuni appalti. L’esecutivo del neo presidente Emmanuel Macron è a pezzi nell’indifferenza dei giornaloni. Quello che doveva essere un rimpasto ‘tecnico’ del governo – un atto più formale che sostanziale dopo le elezioni legislative che hanno segnato il trionfo della formazione del presidente, En Marche! – si è trasformato nella prima vera ‘crisi’ per il giovane Capo di Stato.
Questa mattina il ministro della Giustizia francese, Francois Bayrou, leader del partito di centro MoDem, e alleato importantissimo del presidente, ha annunciato che lascerà il governo per evitare imbarazzi dopo lo scandalo sui fondi europei usati in modo irregolare, nato dalla denuncia dell’eurodeputata del Front National Sophie Montel. Bayrou aveva appena presentato un progetto di legge per la ‘moralizzazione della vita pubblica’. La decisione di Bayrou arriva ventiquattro ore dopo le dimissioni del ministro della Difesa, Sylvie Goulard. A loro due si aggiunge anche la ministra per gli Affari europei Marielle de Sarnez.