Macron morde i polpacci a Gentiloni e ormai sulla immigrazione la sinistra italiana fa ridere
27 Luglio 2017
Sempre più trumpista, il presidente francese Macron continua a scippare all’Italia la guida della diplomazia occidentale in Libia. Dopo aver fatto incontrare il premier Sarraj con il generale Haftar, incontro servito a Macron unicamente per farsi pubblicità, visto che oggi Haftar torna a definire Sarraj un buffone e si prepara a marciare su Tripoli ipotecando un eventuale nuovo regime presidenziale per la Libia, adesso Macron soffia sotto il naso all’Italia anche l’idea di creare degli hotspot, dei centri di accoglienza direttamente in Libia per scremare chi ha diritto di arrivare in Europa perché profugo o rifugiato e chi invece va aiutato a casa sua, in Africa.
Mentre i renziani dopo aver minacciato inutilmente di chiudere i porti italiani ai migranti, di tagliare i soldi che mandiamo a Bruxelles, ed e’ notizia di oggi, di schierare la nostra Marina militare nel Mediterraneo per bloccare gli sbarchi, continuano ad accumulare solo una serie di porte sbattute in faccia dai nostri partner europei, Macron fa sapere che gli hotspot la Francia e’ pronta ad aprirli da sola, perché non se ne può più dei disperati che bighellonano nelle città francesi, sempre parole del bell’Emmanuel. Francia First, per dirla ancora una volta con Trump.
E l’Italia? Siamo alla frutta. Da una parte Gentiloni, sentendosi morso ai polpacci da Macron, fa finta di niente e ci propina la solita tiritera sulla Italia patria della accoglienza, a cui ormai non crede più nessuno, Governo compreso, che sulla immigrazione ha accumulato solo una serie infinita di fallimenti e figuracce, con l’unico risultato di portare in Italia centinaia di migliaia di persone negli ultimi tre anni. Dall’altra parte, ora per renziani e alfaniani e’ finito il giochino per cui qualsiasi proposta venisse avanzata dalla destra, da Salvini o Meloni, la si poteva liquidare con la storiella del populismo, del razzismo e della xenofobia, che però, a quanto pare, tali non sono.
Le stesse ricette del Centrodestra, vedi hotspot in Libia, adesso le propone Macron. E siccome Macron ci e’ stato presentato come il prodotto dell’europeismo più cool e convincente, ecco allora che adesso i nodi vengono al pettine e si scoprono tutta la ipocrisia, la ignavia e pure gli affarucci che la sinistra e i suoi alleati al governo hanno fatto con l’immigrazione in questi anni al governo, errori strategici sulla Libia compresi. Chissà se gli elettori, alle prossime elezioni in Sicilia, uno dei grandi palcoscenici di questi interessi di bottega, stavolta se ne ricorderanno, rifilando l’ennesimo schiaffone a questa classe dirigente sempre più delegittimata ed isolata a livello internazionale.