Made in Italy a gonfie vele, 122 miliardi il saldo commerciale

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Made in Italy a gonfie vele, 122 miliardi il saldo commerciale

07 Maggio 2016

Il Made in Italy continua a crescere nel mondo, lo dice la Cgia di Mestre, secondo cui il saldo commerciale del 2015 (la differenza tra export e import) dei prodotti relativi al Made in Italy è stato di 122,4 miliardi.

Un vero e proprio successo delle nostre specializzazioni produttive nel mondo, costituite soprattutto da quattro grandi aree merceologiche: l’automazione meccanica, l’abbigliamento e la moda, l’arredo-casa e l’alimentare-bevande.

Un risultato, quello del 2015, che secondo Cgia è “comunque in linea con gli esiti toccati negli ultimi anni. Se nel 2009 il saldo positivo era sceso a 88,4 miliardi, nel 2010 è salito a 92,3 miliardi, nel 2011 a 103,7 miliardi, nel 2012 a 119,5, nel 2013 a 120,2 e nel 2014 a 122,3”.

“Un crescendo continuo che ha toccato il picco massimo nel 2015: 122,4 miliardi”. Negativo invece, aggiunge la Cgia, “il risultato ottenuto dagli altri prodotti: computer, chimica-farmaceutica, prodotti metallurgici, tabacco e legno-carta hanno riportato tutti un saldo negativo”.

“Solo gli autoveicoli hanno ottenuto un segno positivo, pari a 290 milioni. Nel 2015 l’insieme di tutti gli altri prodotti ha avuto un saldo negativo di 28,8 miliardi”.