Mafia: Alfano, Italia si inchina davanti a generale Dalla Chiesa
03 Settembre 2015
di redazione
"Oggi il popolo italiano si inchina davanti al generale Dalla Chiesa, un grande carabiniere, che sentiamo nostro. Uno di noi che è morto per noi". Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervenendo alla messa celebrata a Parlemo, nella ricorrenza del 33esimo anniversario dell’attentato in cui persero la vita il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
"Quello di Carlo Alberto Dalla Chiesa – ha continuato Alfano al termine della messa in ricordo del generale – , é stata una strana forma omicidio, di prevenzione, per impedire che lui facesse e non per sanzionare ciò che aveva fatto. Consapevoli i mafiosi di ciò che aveva fatto in Sicilia e contro il terrorismo hanno preferito prevenire".
"Oggi abbiamo una Sicilia migliore – ha proseguito – non una Sicilia che ha sconfitto definitivamente la mafia ma è migliore. Migliore perché i siciliani sono consapevoli di avere dei nemici e che sono i mafiosi. Oggi ricordiamo un grande uomo che noi sentiamo molto nostro. È uno di noi che è morto per noi – ha concluso – e lo ringrazio a nome del Governo, degli italiani e dei siciliani".
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