Mafia, arrestato Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza

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Mafia, arrestato Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza

Mafia, arrestato Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza

16 Gennaio 2023

Oggi il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato catturato dai carabinieri del Ros dopo 30 anni di latitanza. L’inchiesta che ha condotto al suo arresto è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Alle 9:35 Messina Denaro è stato portato via in un furgone nero dalla clinica Maddalena di Palermo, dov’era in cura da un anno secondo l’Ansa sotto il nome di Andrea Bonafede, dai militari del Ros. Ora è stato trasferito in una località segreta. Un colpo storico contro la mafia.

La storia dell’ultimo dei corleonesi

Il boss è il figlio di Francesco Messina Denaro, a lungo a capo della cosca di Castelvetrano e del relativo mandamento, che era morto nel 1998. Eredità che a lui non pesa: a 14 anni già maneggiava sapientemente le armi e a 18 ha commesso il primo omicidio. “Con le persone che ho ammazzato io, potrei fare un cimitero”, aveva confidato a un amico.

Secondo gli investigatori, Matteo Messina Denaro era presente al summit organizzato da Riina nel 1991, durante il quale fu pianificato l’omicidio di Falcone e Borsellino. Secondo i pentiti, l’individuo faceva parte del commando incaricato di uccidere Falcone a Roma. Al punto che avrebbe anche partecipato ai pedinamenti e ai sopralluoghi preparatori per l’attentato. Tuttavia, Riina interruppe il piano dalla base operativa di Palermo. Detto “u siccu” (il magro), se n’erano perse le tracce nel 1993, anno dal quale è ricercato per molti reati. Associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti. Erano gli anni delle bombe a Roma, Milano, Firenze. Anni che l’Italia non potrà mai dimenticare. Dal 1994 pendeva sulla sua testa un mandato di cattura internazionale.

Condannato all’ergastolo? Non proprio. La carriera criminale del padrino trapanese è nota in tutto il mondo per la sua collezione di ergastoli, decine di ergastoli. Negli anni aveva già subito numerose confische e sequestri, gli investigatori avevano già provato a fargli intorno terra bruciata per mezzo di numerosi arresti. Così è stato smantellato l’impero di Diabolik, questo era l’altro soprannome del boss. Ora la storia ha un nuovo capitolo.

Meloni: “arresto Messina Denaro vittoria dello Stato”

“Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato a caldo la notizia dell’arresto del boss mafioso.

“All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa”, sottolinea la presidente del Consiglio. “Il governo assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua, come dimostra il fatto che il primo provvedimento di questo esecutivo, la difesa del carcere ostativo, ha riguardato proprio questa materia”, ha concluso.

Congratulazioni da Mattarella per l’arresto di Matteo Messina Denaro

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stamani ha telefonato questa mattina al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri. Ha espresso le proprie congratulazioni per l’arresto di Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la magistratura.