Mafia nel brindisino, arrestati 58 affiliati alla Sacra Corona Unita

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Mafia nel brindisino, arrestati 58 affiliati alla Sacra Corona Unita

12 Dicembre 2016

Dalle prime luci dell’alba, oltre cento uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Lecce stanno procedendo all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diversi soggetti, indagati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione illecita di stupefacenti. Tra le persone arrestate (19 in tutto) figura un esponente della Sacra Corona Unita.

L’inchiesta è figlia delle precedenti operazioni Augusta” e “Network” e vede ancora al centro delle indagini il gruppo “Vernel”, quello orbitante attorno ad Andrea Leo di Vernole. Il mercato della droga sarebbe stata la fonte di guadagno del clan mafioso capeggiato da Leo, ma con una gestione familiare: sono coinvolti la compagna Maria Valera Ingrosso, il cognato di lei Alessandro Antonucci. Fondamentale si è rivelata la microspia piazzata in casa di Gabriella De Dominicis, moglie del detenuto Massimo Signore, mentre era agli arresti domiciliari: ha captato il via vai di indagati a cui è contestata anche l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga.

I nomi coinvolti: Alessandro Antonucci, 26 anni, di Lizzanelloi; Bilal Bocaj, 49 anni, albanese, residente a Poggiardo; Kristad Boci, 46 anni, di Valona; Francesco De Cagna, 49 anni, di Scorrano; Gabriella De Dominicis, 54 anni, di Merine di Lizzanello; Francesca De Dominicis, 47 anni, di Merine di Lizzanello; Pellumb Drenova, 56 anni, albanese, residente a Montecchio Maggiore (in provincia di Vicenza); Giuseppe Grasso, 47 anni, di Lecce; Alessandro Greco, 33 anni, di Lecce; Klaid Hasanaj, 48 anni, albanese, residente a Lecce; Maria Valeria Ingrosso, 37 anni, di Merine di Lizzanello; Andrea Leo, 36 anni, di Vernole, detenuto; Mario Mandurrino, 28 anni, di Lecce; Giuseppino Mero, 52 anni, di San Cesario; Angelo Montinaro, 36 anni, di Caprarica di Lecce; Francesco Mungelli, 39 anni, di Lecce; Umberto Nicoletti, 39 anni, di Lecce; Gianluca Spiri, 41 anni, di Racale; Emiliano Sulka, 23 anni, albanese, residente a Lizzanello; e Damiano Vignacastrisi, 31 anni, di Matino.

Tra gli episodi oggetto di indagine, figura anche l’omicidio di Antonio Presta, figlio di Gianfranco, già collaboratore di giustizia, ucciso a San Donaci il 5 settembre del 2012. Il provvedimento restrittivo è stato richiesto dal pubblico ministero Alberto Santacatterina della Dda (direzione distrettuale antimafia) di Lecce, e disposto dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Brancato.