Mafia, Schifani. Il gip ci riprova, Berlusconi: “Decisione inaspettata”
26 Luglio 2013
di redazione
Renato Schifani continuerà ad essere indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ha deciso il Gip Morosini negando l’archiviazione e disponengo indagini aggiuntive sull’ex presidente del Senato e attuale presidente dei senatori del Pdl. La procura aveva chiesto l’archiviazione del caso. Ma per il Gip occorre ancora sentire i pentiti di mafia. Schifani non si scompone, dichiarando che "approfondimenti istruttori disposti dal Gip non potranno che confermare la mia totale estraneità a rapporti collusivi con esponenti mafiosi". Arriva subito la solidarietà del vicepremier e segretario del partito, Alfano convinto che "il prolungarsi della indagine che, certamente, desta in Renato Schifani una profonda amarezza, ma non può cancellare ciò che lui ha dato al paese", e quella di Silvio Berlusconi, colpito dalla "inaspettata decisione del gip di palermo che ha disposto approfondimenti istruttori su fatti che risalgono a venti anni fa, nonostante la richiesta di archiviazione sostenuta e motivata dalla procura di Palermo".