“Magistratura incontrollabile”, diffida a Berlusconi. E la libertà di opinione?
02 Luglio 2014
di redazione
Il giudice che monitora l’affidamento in prova ai servizi sociali di Silvio Berlusconi ha diffidato l’ex premier dopo le "offese" contro la magistratura nel corso dell’udienza del processo a Valter Lavitola. Berlusconi aveva definito la magistratura una forza "incontrollata, incontrollabile, irresponsabile" e che ha piena impunità. Secondo il giudice, sono state parole "offensive" e "dispregiative". Berlusconi ha spiegato che in realtà voleva rispondere in modo ironico al giudice con "con una battuta poi troncata", scusandosi per l’accaduto. Se i servizi sociali venissero revocati, Berlusconi finirebbe agli arresti domiciliari. "Francamente si sta svolgendo una sorta di sceneggiata di cattivo gusto", commenta Fabrizio Cicchitto, deputato di Ncd, "gli ammonimenti dei giudici a Berlusconi a proposito di quello che egli dice,mettono in evidenza una volonta’ prevaricatrice sul terreno della liberta’ di opinioni. Come se quello che egli dice su una parte della magistratura non sia a sua volta elemento del dibattito politico
quotidiano".