Male Piazza Affari: torna in rosso.Fed non basta e la BCE spaventa

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Male Piazza Affari: torna in rosso.Fed non basta e la BCE spaventa

08 Aprile 2016

Sui mercati e sulle Borse, compresa Piazza Affari, che perdono sia nel settore bancario che auto, pesano le indicazioni emerse dalla Fed per via delle divisioni interne sul prossimo eventuale rialzo dei tassi. Diversi governatori centrali hanno osservato che “incrementare il tasso di riferimento ad aprile potrebbe essere rivelatore di un senso di urgenza che non è ritenuto adeguato”. Altri funzionari, invece, si sono detti a favore di una stretta rispetto allo 0,25-05% attuale.

I governatori a favore del rialzo dei tassi ad aprile mettono però i paletti: “se i dati economici in arrivo resteranno in linea con le loro attese per una crescita moderata, un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro e la crescita dell’inflazione al 2% nel medio termine”. L’ultimo rialzo dei tassi da parte della Fed è arrivato lo scorso dicembre. Per sette anni erano rimasti fermi a zero.

L’idea  per i governatori  era di alzarli i ulteriormente fino a un punto percentuale nel 2016. Però in seguito alla riunione di marzo si sono dovuti ricredere sperando in notizie positive sul versante macroeconomico. Dai verbali Fed ci si attendeva delle sorprese, pensando che la Banca Centrale fosse pronta ad alzare ancora il costo del denaro. L’effetto Fed si è fatto sentire anche sulle monete. Il dollaro si è deprezzato, scendendo nei confronti dello yen anche sotto la soglia di JPY 109, fino a JPY 108,99, contro un livello superiore a JPY 112 della scorsa settimana, zavorrando così i titoli delle società giapponesi esportatrici.

La sterlina pare invece continuare a scontare lo scenario Brexit. Sul fronte petrolio rimane in solido rialzo dopo il rally della vigilia +5% circa, con il contratto WTI scambiato a New York oltre quota $38 e il Brent che supera $40. Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund è in tensione a 116 punti base.