Maltempo, ancora venti forti, temperature giù di 5-7 gradi

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Maltempo, ancora venti forti, temperature giù di 5-7 gradi

23 Novembre 2008

I venti forti non danno tregua sulle due isole maggiori e sulla Calabria meridionale e le temperature scendono su tutte le regioni tra i 5 e i 7 gradi. Le previsioni del servizio meteo della Protezione civile non sono di certo rosee dopo, anche se la colonnina di mercurio potrebbe risalire leggermente domani. Sono possibili deboli nevicate sulle zone interne della Calabria centro meridionale a quote comprese tra i 600 e gli 800 metri; e la neve scenderà anche sulle zone alpine e prealpine.

Per domani è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica, con deboli nevicate al nord a quote anche molto basse, localmente anche in pianura, a iniziare dal nord ovest in rapida estensione a tutto il nord. Anche sulle regioni centrali la Protezione civile segnala neve a quote superiori a 500-600 metri. E sempre per la giornata di domani sono previsti piogge e temporali sulle zone tirreniche centro meridionali e sulla Liguria. Martedì il tempo migliora al nord, mentre al centro-sud permarranno condizioni di instabilità, con rovesci o temporali.

I mari meridionali resteranno ancora molto mossi o agitati, con moto in diminuzione. Ma da domani la breve tregua sarà nuovamente rotta dal cambiamento della direzione del vento. Sarà il libeccio a interessare in maniera decisa tutti i nostri bacini, tranne lo Ionio.

Per l’agricoltura l’arrivo della neve deve essere accolto positivamente perché consente di ripristinare le riserve idriche e scongiurare il rischio siccità dopo che negli ultimi mesi si è verificato circa un terzo di precipitazioni in meno. Così almeno vede la situzione la Coldiretti che rileva come rispetto al periodo preso a riferimento dai climatologi (1971-2000) in Italia lo scarto mensile di precipitazione totale è stato del 40,7% in meno ad ottobre, del 13,6% in meno a settembre e del 49,4% in meno ad agosto, sulla base dei dati dell’osservatorio agroclimatico dell’Ufficio centrale di ecologia agraria.

La caduta della neve – afferma la Coldiretti – consente di ripristinare dunque le riserve idriche ed è destinata a portare generalmente sollievo all’agricoltura sempre che il peso del manto nevoso non determini danni alle colture o alle strutture agricole come le serre".

Sono proprio le serre e gli alberi ad essere maggiormente danneggiati dal forte vento. La Coldiretti si dice preoccupata anche per gli annunciati bruschi abbassamenti di temperatura che potrebbero avere effetti sulle coltivazioni in pieno campo.