Maltempo. Sarkozy: “Bilancio spaventoso, 3 mln di euro per le vittime”
01 Marzo 2010
di redazione
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato oggi un aiuto di 3 milioni di euro "per far fronte alle spese" che dovranno essere sostenute dalle vittime della tempesta Xynthia, che nel fine settimana ha colpito duramente la Francia. Il bilancio delle vittime è salito a 48 morti, ma i 30 dispersi annunciati dalle autorità fanno temere un ulteriore aggravamento.
"È una catastrofe nazionale, un dramma umano, un bilancio spaventoso", ha detto Sarkozy, nel corso della sua missione straordinaria ad Aiguillon-sur-Mer, uno dei luoghi colpiti dalla furia devastatrice della tempesta. Il capo dell’Eliseo ha assicurato che la corrente elettrica sarà ripristinata domani. "Non possiamo mettere in secondo piano la sicurezza, che dal mio punto di vista è prioritaria", ha affermato ancora Sarkozy, che ha chiesto al ministero dell’Interno di avviare un’indagine per "capire cosa è successo". Un primo rapporto delle autorità francesi dovrebbe essere pronto tra dieci giorni.
Il giorno dopo il disastro che ha ricordato la tempesta del dicembre 1999 (92 morti il bilancio finale), la Francia tenta di fare il punto della situazione mentre dal primo mattino sono riprese le ricerche dei dispersi. Delle 48 vittime, 26 soltanto si registrano in Vandea e in particolare fra La Faute sur Mer e L’Aguillon sur Mer, i due comuni più colpiti.
Intanto l’ente elettrico Edf ha annunciato che mezzo milione di case sono ancora senza elettricità e un ritorno alla normalità avverrà non prima di mercoledì.Il ministro dei Trasporti Dominique Bussereau, da ieri sul posto, ha affermato oggi che "quanto avvenuto, soprattutto in Vandea, è una congiunzione di eventi straordinariamente rara, per non dire eccezionale, di alta marea, depressione, tempesta e tutto ciò è avvenuto di notte. È ovvio che se fosse successo di giorno, il bilancio non sarebbe stato così catastrofico, poichè molte persone sono state sorprese nel sonno".
Non mancano le polemiche. Parecchie voci si sono levate per denunciare i permessi edilizi nelle zone costiere. Fra queste Philippe de Villiers, presidente del Consiglio regionale della Vandea: "bisogna essere ragionevoli – ha detto – e costruire a maggiore distanza dal mare". Anche la Jouanno ha sottolineato che bisogna "inasprire le regole" edilizie nelle zone inondabili e dietro le dighe.