Manca solo il risultato di Roma e per il Cav. i giochi sono fatti
28 Aprile 2008
Messo ormai in cassaforte l’accordo con la Lega Silvio Berlusconi si appresta a vivere sospeso tra Milano e Roma l’ultima giornata prima dell’inizio della nuova legislatura. Prima, infatti, incontrerà a villa San Martino Roberto Formigoni, al quale confermerà la decisione di lasciarlo fino al 2010 al Pirellone, e poi si trasferirà nella Capitale dove in serata riunirà tutti i parlamentari del Pdl. Giornata intensa, quindi, per il Cavaliere che ormai è alle prese con gli ultimi ritocchi alla squadra di governo.
Il tempo scorre e bisogna accelerare, visto che al possibile incarico mancano solo dieci giorni. Per questo in mattinata chiuderà l’affaire Formigoni. Un incontro che per ben tre volte è saltato. Stavolta, però, non dovrebbero esserci sorprese ed anche il finale sembra già scritto. Il governatore lombardo dovrebbe sentirsi ripetere “no” alle sue dimissioni da presidente regionale e quindi dire addio ad una poltrona che conta a Roma. In cambio però otterrebbe un incarico di primo piano in Fi, si parla di vicepresidente, e poi nel futuro Pdl. Nomina che seguirebbe tutta una serie di cambiamenti in casa azzurra, complice anche il trasferimento di molti pezzi da novanta nel nuovo governo. Ad esempio Sandro Bondi in predicato di andare a ricoprire il ruolo di ministro dei Beni Culturali che così lascerebbe il coordinamento azzurro. Al suo posto Denis Verdini, l