Mandela è in condizioni critiche. Bodyguard: “Isolato da tutti”
23 Giugno 2013
Nelson Mandela versa in gravi condizioni, lo ha detto il presidente del Sud Africa, Zuma, che ha anche minimizzato la vicenda dei ritardi nei soccorsi a Madiba. La guardia del corpo di Mandela intanto dice che il leader è rimasto solo e i medici impediscono che sia raggiunto da chiunque.
Le condizioni di salute di Nelson Mandela sono tornate "critiche" nelle ultime 24 ore. Zuma ha spiegato che i medici "stanno facendo il possibile" per prendersi cura di "Madiba", il padre della patria, che è "in buone mani". Zuma ha fatto visita a Mandela nel pomeriggio di domenica, dopo il ricovero dell’anziando leader avvenuto per una infenzione polmonare nelle settimane scorse.
"Pregate per lui", ha ripetuto ancora una volta Zuma ai sudafricani. Al capezzale del premio Nobel per la Pace ci la moglie, Graca Machel, e Cyril Ramaphosa, la vicepresidente dell’Anc, il partito di Mandela che oggi guida il Sudafrica.
Secondo i media sudafricani ci sarebbero stati dei ritardi nel ricovero, a causa di un guasto all’ambulanza che doveva trasportare Mandela in ospedale. Sono trascorsi quaranta minuti prima dell’arrivo di un altro mezzo di soccorso. Ma il Governo fa sapere che questo non ha aggravato le condizioni di salute di Mandela.
"C’era uno staff di sette medici e hanno tenuto sotto controllo la situazione per tutto il tempo necessario", ha detto Zuma, che ha smentito anche la notizia riportata dai media per cui Mandela avrebbe avuto un arresto cardiaco.
Secondo una delle guardie del corpo di Mandela, il leader sarebbe un uomo solo, e il bodyguard ha accusato lo staff medico di comportarsi come agenti carcerari che impediscono di raggiungere l’uomo che sconfisse l’apartheid.
"Madiba" è l’icona della liberazione del Sudafrica dal regime dell’Apartheid, il primo presidente nero del Sudafrica. Oggi ha 94 anni e negli ultimi tempi è stato ricoverato più di una volta. I problemi di salute di Mandela risalgono alla sua prigionia nella fortezza di Robben Island.
Mandela è stato incarcerato per 27 anni durante l’apartheid. Anche lo scorso Natale era stato ricoverato. Non appare in pubblico dalla Coppa del Mondo del 2010.
Sebbene oramai Mandela non sia più una figura politica chiave del Sudafrica, egli rimane il simbolo di quella promessa di cambiamento politico e sociale che oggi però deve fare i conti con una economia che nel primo quarto di quest’anno è cresciuta solo dell’1%, con un indice di disoccupazione giovanile che sfiora l’80%.
Molti giovani sudafricani, nati dopo la nascita della nuova democrazia nel ’94, stanno mostrando insofferenza e insoddisfazione verso l’Anc, il partito creato da Mandela. Forti proteste sono diventate predominanti nei quartieri poveri della grandi città sudafricane, con scarsi servizi pubblici e poche opportunità per la popolazione.