Manning, chiamatemi Chelsea. Problemi sessuali dietro datagate
22 Agosto 2013
di redazione
"Sono Chelsea Manning. Sono una donna. Per come mi sento, e mi sono sentita fin da bambina, voglio iniziare al più presto una terapia ormonale", lo ha scritto il Caporale Manning, che d’ora in poi vuole essere chiamato "con il mio nuovo nome e il pronome femminile" e chiede ai suoi "fan" di scrivergli in carcere. La dichiarazione stessa è firmata Chelsea E. Manning. Manning durante il processo ha spiegato che proprio i suoi problemi di orientameno sessuale sono la causa del datagate.