Manovra di bilancio, arriva per Airbnb la cedolare secca. Tetti per bonus bebè, sanzioni per bagarini
12 Novembre 2016
Ieri è scaduto il termine di presentazione delle proposte di modifica della legge di bilancio, ex finanziaria. Sono stati presentati una pioggia di emendamenti, come si rileva dagli uffici della Camera dei Deputati che hanno lavorato fino a tarda notte per completare il conteggio. Sono 4.962 gli emendamenti di modifica in tutto di cui circa 1.600 a firma Pd, 507 del M5S, 498 di Forza Italia.
Tra le novità proposte spunta quella presentata dalla deputata Silvia Fregolent (Pd) che prevede l’introduzione della cedolare secca al 21% per le locazioni di breve periodo, ovvero quelle che avvengono attraverso motori online come AirBnB, Homeaway o Booking.com. In sostanza AirBnb dovrebbe trattenere una parte del pagamento e poi versarla al fisco italiano. L’obiettivo è fare emergere il nero in un settore dove il sommerso è enorme, ma così come concepito risulata difficile implementare un regime separato a società che hanno sede fiscale in altri paesi e in Italia solo uffici operativi.
Importanti novità interessano la famiglia. E’ stato poi proposto un ridimensionamento del bonus bebè e il bonus asili nido. Un emendamento a prima firma della democratica Ileana Piazzoni (non conviso però dall’alleato di Governo Ap) pone un tetto ISee di 25mila euro annui per le agevolazioni per il pagamento di rette di asili nido pubblici e privati. La depuata Paola Binetti (Ap) ha proposto di estendere la durata del congedo parentale obbligatorio per il padre a tre giorni (nel testo erano due).
Tra le altre novità poi giro di vite sui “bagarini online“; per contrastare il fenomeno del secondary ticketing ossia “il collocamento di biglietti per manifestazioni di spettacoli acquistato online in maniera massiva da apposite piattaforme e successivamente rivenduti a prezzi maggiorati molto superiori rispetto al prezzo esposto sul biglietto” sono in arrivo sanzioni, salvo che il fatto non costituisca reato, la tarsegressione verrà punita con con una multa da 30.000 euro a 180.000 euro per ciascuna violazione accertata
Arriva anche una proposta di modifica per le lavoratrici autonome vittime di violenza di genere: per loro fino a tre mesi di congedo e il diritto a percepire un’indennità giornaliera pari all’80 per cento del salario minimo giornaliero per la qualifica di impiegato.
Ora tutti gli emendamenti saranno vagliati dalla Commissione Bilancio della Camera, che entro martedì deciderà sull’ammissibilità. L’inizio del voto è previsto a partire da giovedì. L’obiettivo è dare mandato al relatore entro la sera del 22 novembre, per portare il testo in aula giovedì 24.