Manovra. Frattini: “Possibili dei ritocchi sulle province”
07 Giugno 2010
di redazione
"Ci vuole rigore, siamo allineati al contesto internazionale. Stiamo meglio di altri paesi. Un margine di miglioramento serve per fare di più". In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Franco Frattini, parla di eventuali miglioramenti alla manovra economica, ma assicura anche che non ci sono contrasti con gli Stati Uniti sulla nostra politica energetica.
"Obama – spiega – mi ha ringraziato per la disclosure che abbiamo operato". E se qualcuno intravede zampini americani dietro l’inchiesta su Finmeccanica, il titolare della Farnesina replica: "Sono balle, gli Stati Uniti sono e restano il nostro primo alleato nel mondo in termini di sicurezza, ma chiunque abbia interesse a destabilizzare i nostri grandi gruppi industriali è un nemico giurato dell’Italia".
Secondo il ministro dei ritocchi alla manovra potrebbero essere fatti sul fronte degli enti locali. Ha infatti precisato che tagliare sei province è riduttivo. "Una soppressione tout court – rimarca il capo della nostra diplomazia – non si può fare con un tratto di penna, ma almeno quelle che non sanno tenere i conti a posto vanno messe in mora". "Potremmo dare un tempo di due anni – ragiona Frattini – conseguendo un straordinario incentivo a rientrare nei conti. Ne ho parlato con Formigoni, la ritiene un’ipotesi seria".