Manovra, in arrivo lettera Ue. Bruxelles: dialogo con governi, non con stampa

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Manovra, in arrivo lettera Ue. Bruxelles: dialogo con governi, non con stampa

24 Ottobre 2016

Secondo fonti del Sole 24 Ore, la lettera all’Italia dell’Unione Europea sulla legge di bilancio potrebbe arrivare in serata a Roma. Non solo Italia, nel ‘mirino’ degli europapaveri ci sarebbero anche un gruppo di altri paesi ai quali Bruxelles chiede informazioni e sottolinea i rischi che i progetti di bilancio non rispettino le regole del patto di stabilità, non rispettando, dunque, gli impegni presi. Il Sole cita fonti europee. La stesura definitiva delle comunicazioni ai governi sarebbe comunque ancora in fase di definizione. Bruxelles vuole evitare che le “letterine” abbiano come effetto nuove tensioni politiche con le capitali, in particolare con l’Italia. 

“Stiamo analizzando i Draft Budgetary Plans che abbiamo ricevuto dagli Stati membri dell’eurozona. Durante questo processo non fare commenti sui contenuti. Siamo naturalmente in contatto con le capitali su questo ed è tutto quello che possiamo dire adesso”, ha detto Annika Breithardt, portavoce del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, a chi gli chiedeva in merito alla lettera. Una settimana dopo la presentazione dei programmi di bilancio nazionali per il 2017, sono quindi in corso consultazioni frenetiche fra la Commissione Ue e gli Stati dell’Eurozona

Bruxelles mantiene in ogni caso il massimo riserbo. “Preferiamo dialogare con i governi e non con la stampa”, è la linea della Commissione, così sintetizzata da un addetto ai lavori. In base alle regole comunitarie, la Commissione deve effettuare una valutazione preliminare delle manovre entro una settimana dalla loro presentazione, termine che per l’Italia scade oggi. E’ in questo lasso temporale che Bruxelles deve stabilire se uno Stato membro commetta un’inosservanza “particolarmente grave” degli obblighi di  politica finanziaria definiti dal patto di stabilità e crescita. In tal caso l’Ue ha due settimane per produrre il parere motivato e chiedere allo Stato di presentare “un progetto riveduto di documento programmatico”. 

Si scopre euroscettico il ministro dell’interno, Alfano, che commenta,”Se ci arriverà la letterina faremo come hanno fatto altri Paesi, ovvero faremo niente”.  Per Alfano, che parla da Napoli, la manovra avrà un impatto positivo sull’economia italiana “e certamente non ci faremo ridurre questo impatto da una lettera dell’Europa“. Costi per la ricostruzione post-terremoto in Italia centrale e immigrazione le due voci di spesa che secondo Alfano sono irrinunciabili. “Le lettere Ue non fanno impressione: devono essere vissute come una naturale dialettica tra Commissione e Governo. Non credo che ci saranno problemi”, aggiunge il ministro Martina a Tgcom24.

Eppure l’impressione è che i tecnici di Buxelles stiano per rifilare una attesa e sonora bocciatura sulla legge di stabilità, tutta costruita sulla scusa della “flessibilità” da strappare alla Ue ma che in realtà è figlia della politica “de sinistra” del governo Renzi: più deficit, più debito pubblico, promesse mirabolanti come la cancellazione di Equitalia senza che ancora si conoscono quali sono le coperture previste dal governo italiano.