Manovra, ok della Camera e stretta sul Reddito di cittadinanza

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Manovra, ok della Camera e stretta sul Reddito di cittadinanza

Manovra, ok della Camera e stretta sul Reddito di cittadinanza

24 Dicembre 2022

Ok della Camera alla manovra dopo gli scontri sul testo, le polemiche sugli errori e le correzioni e in attesa del via libera del Senato entro il 31 dicembre. Decine gli interventi previsti dalla legge di bilancio, su lavoro, fisco, famiglie, energia e bonus. 64mila persone andranno in pensione con Quota 103, Ape e Opzione donna.
Il nucleo duro della manovra restano le risorse destinate al caro energia determinato dalla invasione russa della Ucraina. 21 miliardi di euro.

Le misure del Dl Aiuti contro il caro bollette saranno prorogate fino al 31 marzo. La Camera vota il rifinanziamento del credito di imposta su gas e luce per le aziende. Il credito salirà al 35% per le imprese energivore e al 45% per le gasivore. L’Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento scende al 5% e per i pellrt al 10.

Il bonus sociale prevede lo sconto automatico per le utenze di gas e luce dei nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro annui. Gli oneri di sistema in bolletta saranno azzerati. La tassa sugli extraprofitti verrà applicata solo alle società il cui 75% dei ricavi è generato da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

Sul fronte fiscale c’è l’allargamento della platea della flat tax. Il regime forfettario al 15% comprende professionisti e partite Iva fino a 85mila euro. La flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio fino a 100 mila euro. C’è il taglio del cuneo contributivo del 2% per i redditi fino a 35mila euro. Il taglio del cuneo fiscale al 3% esteso ai redditi fino a 25mila.

Il tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori di Rdc e delle donne fragili, passa da 6 a 8mila euro. La manovra stabilisce che perderà il Reddito di cittadinanza chi rifiuta la prima offerta di lavoro. Contrariamente a quanto dichiarato, rimane il concetto di “offerta congrua”. L’emendamento firmato da Lupi ha abrogato il termine “congruo”, ma non il rimando all’articolo 4 che codifica il concetto di “offerta di lavoro”. La modifica, quindi, è meramente formale, non sostanziale. I percettori tra i 18 e i 29 anni dal 2023 dovranno aver completato la scuola dell’obbligo.

I lavoratori fragili fino a marzo potranno lavorare ancora in smart working. La manovra alza le pensioni minime a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Alza le rivalutazioni sugli assegni più bassi e le abbassa su quelli più alti. Le donne caregiver, invalide, licenziate o dipendenti di aziende in crisi, potranno andare in pensione a 60 anni, cioè con prepensionamenti.

Il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie continua ad essere operativo. La manovra prevede inoltre detrazioni Irpef per le case green. Mutui rinegoziabili passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti. Per quanto riguarda i provvedimenti per la famiglia, il congedo parentale sale dal 30 all’80% e potranno beneficiarne anche i padri.

L’assegno familiare per i nuclei con quattro o più figli aumenta. 3milioni e mezzo di euro nei prossimi due anni andranno al ‘reddito alimentare’ per chi è in povertà assoluta. Restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. Le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 inferiori ai 1.000 euro non vengono cancellate, gli interessi sì ma la decisione finale viene lasciata ai Comuni.

I 18enni avranno il bonus Cultura fino a 1.000 euro: 500 euro con Isee familiare fino a 35mila euro, 500 se hanno fatto i bravi a scuola. Una norma della manovra autorizza la caccia ai cinghiali nei parchi urbani. 2 milioni in ristori vanno agli allevatori delle bufale colpite da brucellosi e tubercolosi. 8 milioni a pesca e acquacoltura. 2 milioni per i vigneti colpiti dalla flavescenza dorata.

I pensionati italiani che lavoravano nel Principato di Monaco sorridono, passa dal 23% al 5% l’aliquota sul reddito e sull’assicurazione di vecchiaia. 1 milione al fondo per l’alfabetizzazione digitale dei minori. 1 milione al fondo di recupero della fauna selvatica. Il bonus psicologi diventa permanente.