Manovra, tutti aspettamo Cdm. Letta mette in guardia da indiscrezioni

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Manovra, tutti aspettamo Cdm. Letta mette in guardia da indiscrezioni

14 Ottobre 2013

Domani il Consiglio dei ministri prenderà in esame la nuova legge di stabilità, dopo il lavoro svolto nelle ultime ore dal ministro Saccommanni per chiudere i dossier sul tavolo e consultare Letta e i colleghi del Governo, i capigruppo di maggioranza.

"Invito a leggere testo vero del Cdm martedì. Il resto è solo caos…", ha detto Letta frenando i boatos dei giornali e le indiscrezioni sull’entità e il peso della manovra. Ad essere certi saranno i provvedimenti sulla riduzione del costo del lavoro (il taglio del cuneo fiscale) e il  rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. L’intervento andrebbe ad avvantaggiare almeno in una prima fase il lavoro dipendente, con, si dice 200/300 euro in busta paga in più per i redditi sopra i 55mila euro nel 2014.

Secondo il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi "la riduzione della pressione fiscale sul lavoro deve rivolgersi in massima parte alla detassazione degli straordinari e dei salari di produttività quantomeno nella misura disposta dal governo Berlusconi e sulla base di regole semplici e certe. Il collegamento tra salari e produttività è d’altronde sollecitato da tutti gli organismi internazionali. A questo si possono aggiungere la riduzione del premio Inail e dell’Irap sulle imprese rendendo meno sensibile il fattore lavoro. Auspico infine misure a sostegno della partecipazione dei lavoratori alla vita e ai risultati dell’impresa in modo da sollecitare un clima di condivisione nei luoghi di lavoro".

Fonti del Governo annunciano che la nuova "Service Tax" sarà "meno della metà di Imu e Tares insieme» e dovrebbe essere gestita dai comuni. Una idea è anche quella di allentare i vincoli stretti del Patto di stabilità con gli Enti locali. Come cifra complessiva della manovra, si parla di 10-12 miliardi. Per le coperture si parla di un contributo richiesto ai pensionati più ricchi, di spending review e della Sanità, che potrebbe ricevere nuovi tagli. Il ministro Flavio Zanonato però rassicura: "Mai sentito di tagli alla Sanità".