Mantenuta la promessa del presidente Chiodi sulla sanità

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Mantenuta la promessa del presidente Chiodi sulla sanità

26 Aprile 2012

di V. S.

E’ lontano il tempo in cui la regione era costretta a rincorrere i suoi debiti. E più che pensare a migliorare i servizi era costretta a lavorare per la sopravvivenza. Oggi la musica è completamente cambiata. A cominciare dal tasto più dolente, quello sanitario. Oggi si usano termini diversi. Si parla di avanguardia, di eccellenze e di tasse. E anche in quest’ultimo caso si va controcorrente, perché la tasse adesso potranno essere abbassate. Ad assicurarlo è il presidente della Regione, Gianni Chiodi.

Il governatore racconta il futuro della regione in occasione, e non è un caso, dell’inaugurazione della nuova Tac in dotazione all’ospedale di Giulianova. Si tratta di un’apparecchiatura che permette di acquisire 32 ‘fette’ al secondo consentendo di vedere dettagli fino a 0,5 mm. con una velocità di acquisizione tale che rende possibile studiare 1,5 m di lunghezza in 50 secondi. Dotato dei più moderni software di rielaborazione, questa Tac consente di corredare il responso con immagini di grande utilità per il clinico. Un simbolo di quello che potrà e dovrà diventare la sanità abruzzese.

“Medici bravi e tecnologie all’avanguardia. Sono soprattutto queste due componenti a favorire la buona sanità – ha spiegato Chiodi -. Tuttavia, prima la Regione era in default e non era possibile fare investimenti. Ora, invece, stiamo accelerando il processo di riequilibrio finanzario e possiamo finalmente potenziare le tecnologie diagnostiche e di cura non solo a Giulianova ma in tutti gli ospedali abruzzesi.

Ovviamente -, ha proseguito il governatore – dobbiamo continuare a mantenere l’equilibrio finanziario. Infatti, è nostra intenzione ridurre le tasse. Anzi, molto probabilmente saremo la prima Regione a ridurle perchè abbiamo deciso di gestire in modo oculato le risorse degli abruzzesi. Così migliorerà anche la reputazione del sistema sanitario abruzzese e questo si ripercuoterà positivamente anche sulla mobilità passiva che, comunque, in termini percentuali, incide solo tra l’1 e il 2 per cento dei costi che gli abruzzesi sostengono per la sanità".