Marcegaglia sulle pensioni:”Alzare l’età”
21 Maggio 2009
di redazione
«Siamo il Paese con la spesa sociale più squilibrata a favore delle pensioni, per le quali spendiamo quasi il 16% del Pil, contro il 9,5% dei Paesi avanzati. L’unica via sostenibile per difendere le prestazioni previdenziali e reperire le risorse per crescere è ritardare il ritiro dal lavoro». Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel corso della relazione all’assemblea annuale, aggiungendo che «senza maggiore crescita, anche pensioni basse non potranno essere pagate».
Poi un passaggio sulle banche. «Le imprese sono schiacciate tra la riduzione degli ordini e la difficoltà di incasso dei pagamenti. Non bisogna far venir meno l’ossigeno del credito bancario», ha detto il Presidente. «Chiedo a tutte le banche che vivono con il territorio – ha aggiunto la Marcegaglia – di non abbandonare le imprese in questi momenti così difficili. Ci stiamo giocando il futuro del Paese».
Infine, «Da imprenditori pretendiamo che i banchieri tornino a fare il loro mestiere: sostenere l’economia che investe».
Il premier è presente in prima fila anche all’assemblea di oggi, al fianco del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e di diversi rappresentanti del mondo politico e sindacale. «Siamo in una crisi violentissima che metterà a dura prova la nostra capacità di tenuta – ha detto la numero uno di viale dell’Astronomia – La reazione è stata vigorosa e si intravedono segnali di miglioramento. Ma sarebbe errore abbassare la guardia, le difficoltà non sono finte».
Per la Marcegaglia, la crisi è la «tempesta perfetta» che «nessuno è stato in grado di prevedere nè di prevenire». Si è creato negli ultmi mesi un «ambiente favorevole allo scoppio di diverse bolle speculative. Poi ,dopo crac di Lemhan Brothers, si è diffuso un vero e proprio panico».