Marcegaglia: “Una brutta campagna elettorale, ora basta”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Marcegaglia: “Una brutta campagna elettorale, ora basta”

07 Giugno 2009

"A noi imprenditori questa campa­gna basata sulle veline, sulle fo­to, sugli amanti delle mogli non frega proprio niente, anzi ci fa un po’ schifo". Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria all’Assemblea di Unin­dustria a Treviso che dal palco non esita a definrla "bruttissima". 

Dalla platea si leva subito uno scrosciante applauso. I 2.700 imprenditori presenti nel­la sala messa a disposizione da Veneto Banca a Volpago del Mon­tello sono tutti con lei. "Qui ci so­no due ministri, che sono miei amici — precisa subito Marcega­glia rivolgendosi ai due rappre­sentanti del governo seduti in prima fila, il ministro del Welfa­re Maurizio Sacconi e quello del­le Politiche agricole Luca Zaia — e non parlo per loro…". Poi la pre­sidente degli industriali italiani insiste con le battute: "Ora la ri­creazione è finita", dice. Ma pas­sa immediatamente alle cose se­rie e lancia un appello preciso: "Vogliamo ritornare a vedere una politica che si occupi di pro­blemi veri".

Il primo a raccogliere l’invito è proprio Sacconi. "Ha ragione Marcegaglia — replica il mini­stro —. La ricreazione deve fini­re. E per ricreazione si deve inten­dere quel tipo di confronto eletto­rale che ci ha portato lontano dal­la realtà". Poi difende l’ope­rato dell’esecutivo. "Io credo che il governo — conclude Sacconi — abbia continuato a governare. Nei prossimi giorni dovremo ac­centuare l’impegno nei confronti delle aziende di credito affinché garantiscano liquidità alle impre­se, proprio come è stato chiesto in questa sede".

Nella sala allestita a villa Spine­da Gasparini Loredan sono pre­senti, accanto alle migliaia di pic­coli e medi imprenditori della zo­na, anche alcuni fra i nomi più noti dell’industria del Nord-Est, da Gilberto Benetton a Mario Mo­retti Polegato, il fondatore di Ge­ox; da Gianfranco Zoppas a Mar­co Favrin. A loro Marcegaglia de­dica gran parte del proprio inter­vento, dopo che Alessandro Var­danega, al suo primo anno da presidente dell’associazione, ha ricordato come, a causa della lo­ro "dimensione globale", le aziende associate siano "partico­larmente esposte" alla crisi. Ma, dice Marcegaglia, le imprese ve­nete e in particolare quelle della provincia di Treviso hanno già di­mostrato "una capacità di reazio­ne migliore rispetto al resto d’Ita­lia".

La ragione è che da queste parti c’è una "cultura d’impresa fortissima e condivisa", un fatto­re importante per uscire dal tun­nel. "L’emergenza non è finita, ma riteniamo che già a fine 2009 ci saranno i primi segnali di mi­glioramento". Ribadito che "la mia Confindu­stria non favorisce le aziende che vivono di sussidi e di protezio­ne", Marcegaglia ringrazia infine i colleghi di Treviso per il loro co­stante appoggio. "Mi avete so­stenuto — dice — nella linea che ho dato a Confindustria: una linea che vuole rappresen­tare le piccole e medie impre­se vere, che vivono e lottano sul mercato".

Concetti, questi, ripresi anche dal ministro Zaia: "La crisi, che sta passando, ha lasciato segni nel tessuto sociale e produttivo. Ma oggi qui è dimostrato che tan­to più forte è l’energia imprendi­­toriale, tanto più forti sono gli an­ticorpi che ci consentono di guar­dare avanti con fiducia".