Marcelletti ammette sms porno
09 Maggio 2008
di redazione
Ammette di avere scambiato messaggi a sfondo erotico con una
tredicenne, figlia della donna con la quale aveva una relazione
sentimentale. Il cardiochirurgo Carlo Marcelletti non nega le accuse di
detenzione di materiale pedopornografico.
In circa quattro ore di
interrogatorio di garanzia davanti al gip, Pasqua Seminara, il medico
ricostruisce i fatti. La procura dice che “vi è stata una piena e
incondizionata responsabilità dell’indagato”.
L’avvocato
Roberto Tricoli, difensore di Marcelletti, spiega che: “Questi messaggi
si riferiscono ad una relazione che il primario ha intrattenuto con una
signora”. Il legale sottolinea che il cardiochirurgo “con molta lealtÃ
ha ammesso”, che nello scambio degli sms e Mms, partiti sempre da uno
stesso telefono della donna “é stata coinvolta per qualche giorno anche
una minorenne (la tredicenne figlia della donna ndr)”. Per l’avvocato
Tricoli “si è trattato di un atto erotico-virtuale o cibernetico, in
cui sono state inviate delle foto tramite Mms che sono poi state
cancellate dal professor Marcelletti. Tutto è avvenuto nell’arco di
sette giorni”. Marcelletti ha dunque ammesso tutti i fatti su cui si
basa l’ordinanza di custodia cautelate con la quale è stato posto agli
arresti domiciliari. Durante l’interrogatorio di oggi il medico,
secondo i pm “ha giustificato solo le circostanze relative agli episodi
di concussione e truffa, sostenendo di non conoscere bene il
regolamento sulla libera professione e intramoenia dell’azienda
ospedaliera civico”. Secondo gli inquirenti, infatti, Marcelletti non
avrebbe fatturato l’attività medica svolta intramoenia nell’ospedale,
intascando così tutto l’onorario delle visite effettuate ed evitando di
dare all’azienda la percentuale che le spettava per legge. A
conclusione dell’interrogatorio che si è svolto nell’ufficio del gip a
palazzo di giustizia, Marcelletti è stato fatto salire su un’auto della
polizia penitenziaria e scortato fino al residence dell’Addaura, zona
marinara della città , in cui il medico vive.
Un gruppo di
famiglie, formato complessivamente da quaranta persone, ha applaudito
il cardiochirurgo al suo ritorno. Il medico è stato fatto entrare da un
ingresso secondario. In questo modo è stato evitato il passaggio
davanti alle persone che gli stanno manifestando solidarietà . Quando il
gruppo ha appreso che Marcelletti aveva già fatto ritorno nel proprio
appartamento, è arrivato un lungo applauso. Il cardiochirurgo si è
dunque affacciato un paio di volte dalla terrazza dell’appartamento che
guarda sulla strada, ed ha salutato con la mano, per ringraziare. La
fiaccolata, prevista per questa sera, non si è più svolta, e le
famiglie, di cui fanno parte ex pazienti del medico arrestato, hanno
preferito manifestare solidarietà con un presidio davanti al residence,
innalzando cartelli in cui si legge: “i tuoi figli adottivi ti salutano
e ti aspettano”. E ancora: “i cuori di Agrigento sono con Marcelletti”.