Marchini a convention Idea, tra lotta a corruzione e no a matrimoni gay
06 Marzo 2016
di Redazione
Il candidato a sindaco di Roma Alfio Marchini è intervenuto oggi alla Convention nazionale politico-programmatica del movimento "Idea", presieduta dal senatore Gaetano Quagliariello. La campagna elettorale nella Capitale e il centrodestra, la lotta alla corruzione, i matrimoni gay, sono solo alcune delle questioni toccate da Marchini dal palco dell’auditorium in Via Rieti.
Sulla sfida delle amministrative a Roma, Marchini ha spiegato che "non c’è solo l’uomo solo al comando, né Marchini né Bertolaso. Io non sono né per il mito della società civile né per il nuovo a tutti i costi. Penso che si fa un progetto e poi si mette attorno a quel progetto delle persone capaci". Poi la stoccata, "con Bertolaso in Campidoglio immagino che per ogni Consiglio comunale si dovrebbe fare una teleconferenza con Arcore…".
Marchini ha poi passato sotto la lente di ingrandimento le proposte di Bertolaso, criticando il modello della differenziata al cento per cento ("a Roma è inapplicabile") o dei vigili urbani tutti in strada ("non funzionerebbe"), Bertolaso, insomma, "dimostra di non conoscere Roma".
Marchini si è concentrato poi su un tema decisivo per la Capitale qual è la lotta alla corruzione "agli imprenditori io direi: se ti becco a prendere un giorno una ‘stecca’ a Roma, per i prossimi 50 anni non ti faccio fare neanche un sampietrino…", ha detto il candidato sindaco. "Si sa che a Roma si ruba, non serviva Mafia Capitale per scoprirlo. Questa è una città che ha coltivato il voto di scambio, hanno barattato i diritti dei cittadini con le cortesie che si fanno in cambio di un voto. II problema è che c’è una stragrande maggioranza di gente silenziosa che non si mette in gioco".
"Un dato chiaro di questa campagna elettorale fino a oggi è che c’è una mancanza di passione politica. C’è un gioco a perdere. C’è un gioco a banalizzare, ad allontanare ancora di più i cittadini dal voto, perché se la gente, schifata da tutti questi balletti incomprensibili, rimane a casa, quelli che si alimentano del marcio di Roma, vanno a votare loro, ci portano i parenti e tutto resterà come prima". Marchini ha concluso dicendo che "la politica è una scelta e se perdo rimango".
Infine, parlando di unioni civili, Marchini ha spiegato di essere sulla linea di Quagliariello, "diciamo che sono quagliarielliano…", ha spiegato sintetizzando così la sua posizione sulle coppie gay: sì ai diritti, no ai matrimoni e alle adozioni gay. "Quando sento parlare di ‘mammo’ è una cosa che non sta né in cielo ne’ in terra. Non si puo’ capovolgere l’ordine naturale delle cose".