Marchionne, l’Italia è un problema. Fiat cresce fuori da Europa
30 Luglio 2013
di redazione
Sergio Marchionne lo dice chiaro, "Se le condizioni industriali in questo paese rimangono così", potrebbero esserci delle "implicazioni". L’ad di Fiat ha proseguito "Dopo l’accordo con il sindacato, la Consulta ha riaperto la questione con una nuova interpretazione" e quindo ora Fiat aspetta "indicazioni dal governo" su una nuova legge della rappresentanza. La Consulta aveva dichiarato incostituzionale l’articolo 19 dello statuto dei lavoratori che escludeva Fiom dalle rappresentanze di fabbriche. "Ci sono tante alternative, siamo una compagnia globale", ha detto Marchionne parlando di Alfa Romeo (portare il brand fuori dall’Italia), perché "c’e sempre una deadline". Senza investimenti, la conseguenza sarebbe nuovi tagli al personale. Venerdì, l’incontro con Maurizio Landini di Fiom. Fatto sta che i dati del Gruppo Fiat, per quanto riguarda la vendita di automobili, crescono del 17% negli Stati Uniti, aumentano a due cifre in America Latina e Asia, ma in Europa calano del 5%.