Marea nera. Non solo Bp, ma anche Exxon e Chevron sotto accusa
04 Agosto 2010
di redazione
Non solo il Golfo del Messico. La Bp, ma anche le sue ‘sorelle’ Exxon Mobil e Chevron, vengono accusate di avere inquinato New York ed in particolare le acque del Newton Creeek, il piccolo fiume che separa Brooklyn dal Queens, le cui acque si gettano nell’East River che costeggia Manhattan. Lo scrive oggi il New York Times, secondo cui nel corso degli anni il petrolio fuoriuscito dalla raffinerie e dai depositi che si trovano nei due quartieri della Grande Mela oscillano tra i 17 e i 20 milioni di galloni (intorno al 10% della marea nera del Golfo, ma più dell’Exxon Valdez in Alaska).
Non tutto il petrolio finisce in acqua e quindi in mare. Parte di esso ha inquinato ettari di terreno, uccidendo qualsiasi vita selvatica o quasi. Secondo l’Epa (Environment Protection Agency, l’equivalente del nostro ministero dell’ambiente), il Newton Creek è uno dei fiumi più inquinati del mondo. I depositi della Bp, ubicati sul sito di una raffineria che apparteneva in passato alla Mobil, si trovano su una delle aree più inquinate. Quando le installazioni appartenevano ancora alla multinazionale americana, cinque milioni di galloni di petrolio erano finiti nel sottosuolo.