Marea nera. Obama mette all’angolo la BP
24 Maggio 2010
di redazione
La British Petroleum è stata messa all’angolo. Ad aumentare le pressioni sull’azienda è l’amministrazione Obama che, attraverso il ministro degli Interni Usa Ken Salazar, ha affermato che se la società petrolifera non riparerà al danno fatto, potrebbe essere cacciata via.
"Se ci rendiamo conto che non stanno agendo come dovrebbero agire, li cacceremo come si deve", ha detto Salazar che oggi sarà nel Golfo del Messico insieme al ministro per la Sicurezza interna Janet Napolitano, e al capo dell’Epa (l’Agenzia per la protezione ambientale) Lisa Jackson, per effettuare un volo di perlustrazione sul Golfo del Messico.
Intanto la BP, che sta affrontando grandi difficoltà nel bloccare la fuoriuscita di greggio dal pozzo sottomarino, sta continuando a subire gravi danni visto che il tubo inserito nel pozzo sta pescando sempre meno greggio. Il sifone sarebbe riuscito a succhiare nelle ultime 24 ore circa 216mila litri di petrolio. Prima del disastro invece, il tubo – lungo circa 1,6 chilometri che trasporta il greggio verso una nave serbatoio – era in grado di raccogliere circa 350mila litri di greggio al giorno.