Marino riscrive la Treccani per i nomadi

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Marino riscrive la Treccani per i nomadi

09 Aprile 2014

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha diffuso una circolare in cui si vieta l’utilizzo della parola "nomadi" per indicare le comunità Rom, Sinti e Caminanti. Secondo il sindaco, è un modo, "culturale", per superare le discriminazioni. Un processo in cui, ma scendiamo nel burocratese, "la proprietà terminologica utilizzata può essere, ad un tempo, indice e strumento culturale per esprimere lo spessore di conoscenza e consapevolezza degli ambiti su cui si è chiamati ad intervenire". I Rom insomma vengono "impropriamente indicati con il termine di ‘nomadi’". "Per questo motivo", si legge nella circolare, "chiedo che d’ora in poi – nelle espressioni della comunicazione istituzionale e nella redazione degli atti amministrativi – in luogo del riferimento al termine ‘nomadi’ sia più correttamente utilizzato quello di Rom, Sinti e Caminanti". Ora, Marino parla di "attenzione terminologica". La parola nomadi, dal latino "pascolante", "errante", apri un vocabolario e leggi che indica gruppi etnici che praticano il nomadismo, persone che non hanno fissa dimora e cambiano spesso residenza, che si spostano continuamente da un luogo all’altro. Dove sarebbe il razzismo a chiamarli nomadi?