Marocchino uccide figlia, non condivideva relazione con italiano

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Marocchino uccide figlia, non condivideva relazione con italiano

16 Settembre 2009

Prime parziali ammissioni da parte di El Ketawi Dafani, il cittadino marocchino di 45 anni fermato ieri sera dai Carabinieri con l’accusa di aver ucciso a coltellate la figlia, Sanaa, 18 anni, perchè non condivideva la relazione che aveva con un italiano, Massimo De Biasio, 31 anni.

El Ketawi Dafani è stato interrogato dai Carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone) per tutta la notte e – da quanto si è riusciti a sapere – dopo un primo silenzio assoluto, all’alba ha cominciato a rispondere alle domande. Dalle sue risposte i Carabinieri hanno ricavato la conferma della sua presenza sulla scena del delitto e alcune contraddizioni che – a loro parere – avvalorano lo scenario ricostruito sulla base di testimonianze di persone che conoscevano e frequentavano la coppia di giovani.

La loro relazione era osteggiata da El Ketawi Dafani per la differenza di età, ma soprattutto per la diversa religione dei due giovani: lei musulmana, lui cattolico. I rapporti fra la coppia ed El Ketawi Dafani, già molto tesi – secondo tali testimonianze – erano peggiorati dopo la decisione della ragazza di andare a vivere con il giovane, una scelta che, agli occhi del padre, non era in alcun modo compatibile con lo stile di vita musulmano. Si è così arrivati, dopo le minacce che l’uomo aveva più volte rivolto alla figlia e al fidanzato nei mesi scorsi, all’accoltellamento di ieri sera.

El Ketawi Dafani ha atteso la coppia a Grizzo di Montereale Valcellina mentre in auto andavano al ristorante dove la ragazza lavorava e di cui il giovane è socio; ha bloccato la loro auto e ha ammazzato la figlia e ferito il fidanzato che tentava di difenderla.

"Sono sdegnato: è un secondo caso Hina che dimostra l’impossibilità di un’integrazione con la cultura musulmana": è il commento del sindaco di Azzano Decimo (Pordenone), il leghista Enzo Bortolotti, riferendosi al delitto compiuto in serata a Montereale Valcellina (Pordenone) e al caso della ragazza pakistana uccisa dal padre perchè, forse, "troppo occidentale".

"Spero davvero di sbagliarmi – ha aggiunto Bortolotti – ma non riesco a intravedere alcuna altra ragione. È aberrante e incomprensibile che un padre uccida la propria figlia". "Se verrà confermata questa ipotesi – ha detto Bortolotti, che in passato ha preso varie iniziative contro l’immigrazione di extracomunitari e ha emesso un’ordinanza contro l’uso del burqa – significherebbe che tra di noi ci sono migliaia di potenziali fondamentalisti".