Marocco. Espulse 5 missionarie europee accusate di proselitismo
30 Marzo 2009
di redazione
Cinque missionarie – quattro spagnole e una tedesca – sono state espulse dal Marocco con l’accusa di aver tentato di convertire alcuni musulmani al cristianesimo. Lo riporta oggi il quotidiano spagnolo El Pais, citando un comunicato ufficiale del ministero dell’Interno di Rabat, secondo il quale "le cinque missionarie sono state arrestate sabato scorso mentre provavano, durante una riunione, a convertire alcuni cittadini marocchini all’evangelismo".
Le donne, specifica il comunicato, sarebbero state trovate in possesso di libri, video e altro materiale propagandistico destinato a convincere i cittadini marocchini a rinunciare all’Islam. Le cinque missionarie, si apprende dal quotidiano, dopo essere state trasferite da Casablanca, il luogo dove è avvenuto l’arresto, a Tangeri, sono state trasportate in nave fino al porto di Algeciras. Il tutto, si sottolinea nell’articolo, è avvenuto senza che fosseso stati avvisati gli uffici consolari spagnoli a Tangeri e Casablanca.
Il Marocco è considerato un paese tollerante dal punto di vista religioso, sebbene la legge locale, pur garantendo libertà di culto, vieti qualsiasi atto mirato a convertire i cittadini marocchini musulmani, gran parte dei quali sono sunniti. Nel mese di marzo, tuttavia, è esploso un caso diplomatico con l’Iran a causa dell’arresto da parte delle autorità marocchine di alcuni sciiti, accusati di aver tentato di far proseliti tra i sudditi sunniti di Mohammad IV. A seguito di quegli eventi, il Marocco ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con l’Iran.