Mastella attacca gli alleati: “Il Pd mi ha lasciato solo”
18 Gennaio 2008
di redazione
L’ex
ministro della Giustizia, Clemente Mastella, il giorno dopo le dimissioni
definitive, attacca degli alleati e dichiara: “Il Pd mi ha lasciato solo”.
L’ex
guardasigilli ha aggiunto che anche nei dibattiti tv non è stato mandato
nessuno a difenderlo: “C’era solo Di Pietro. Un mio nemico. Un signore che
si permette di attaccarmi e che intanto ha fatto avere al giudice di Brescia
che lo prosciolse un incarico da tre milioni di euro in faccende di autostrade”.
“Io
non so cosa succederà per il governo di Roma. Ci sono tante incognite…Però in
un governo con Di Pietro non ci posso stare più. Un signore che si permette di
attaccarmi e che intanto ha fatto avere al giudice di Brescia che lo prosciolse
un incarico da tre milioni di euro in faccende di autostrade… Per non parlare
di Pecoraro Scanio: io mi dimetto per un avviso di garanzia. Lui ha seppellito
la Campania di rifiuti e resta al suo posto”.
Clemente Mastella non ci sta, e
in un colloquio con il quotidiano La
Stampa si sfoga, accusando anche il Partito Democratico: “La mattina
che mi sono dimesso mi hanno lasciato solo – spiega l’ex Guardasigilli rivolto
al Pd -Nemmeno un vicepremier. E la sera non hanno mandato in tv nessuno a
difendermi. Del governo c’era Di Pietro: un mio nemico”.
Quanto al provvedimento di arresti domiciliari nei confronti della moglie
Sandra, Mastella osserva:
“E voglio dire una cosa, come semplice osservazione, perchè è anche un
amico mio: ma a Totò Cuffaro lo stanno processando per mafia, ed è rimasto
libero; a Sandra l’indagano per concussione e l’arrestano”.