Mastrogiacomo, D’Alema: terroristi liberati da Karzai
12 Aprile 2007
di redazione
Nell’intervento di questa mattina alla Camera il vice-premier Massimo D’Alema
ha, tra l‘altro, affrontato la questione dei talebani liberati in cambio del
rilascio di Mastrogiacomo, sottolinenando che “la collaborazione del
governo afghano, che è stata pronta in tutta la vicenda, era legata anche alla
valutazione circa la pericolosità limitata dei detenuti che erano portavoce e
non forze combattenti del movimento talebano. Non spettava a noi compiere (la
valutazione, ndr), ma al governo afghano”.
Nell’informativa, il ministro degli Esteri ha anche commentato i motivi del
ritiro temporaneo del personale italiano di Emergency da Kabul, ribadendo che
il governo italiano “non puó certamente liberare Rahmatullah Hanefi, il
quale è accusato dalle autorità del suo paese di reati. Assicuro che il governo
italiano – ha spiegato D’Alema – continuerà a insistere perché‚ siano rese note
in modo trasparente le accuse rivolte a Rahmatullah Hanefi e perché‚ possa
essere giudicato, se cosí sarà necessario, nel modo piú rapido e con le
garanzie previste in casi di questo tipo”.
Infine, a proposito dell’intera vicenda D’Alema ha dichiarato che “abbiamo
agito in continuità con la scelta umanitaria presa in passato in casi analoghi.
Oggi come ieri il governo è stato guidato dalla volontà di salvare vite umane, consapevole
dei costi”.